Napolimania: Ancelotti, il pugno duro con Insigne ed il rischio polveriera
IL PUGNO DI CARLO. Con le dichiarazioni di ieri, Ancelotti ha segnato, forse, un punto di non ritorno nel rapporto con Insigne e con gli altri calciatori. Pubblicamente accusa, pubblicamente spiega che un calciatore non si impegna abbastanza: così, per Insigne e per tutti gli altri, si apre lo scenario della critica per quello che verrà, inevitabilmente, definito “scarso impegno”. Il pugno duro usato da Carlo Ancelotti con il capitano del Napoli apre a diversi scenari. Se è vero che potrebbe esser utile a tenere tutti sulla corda, potrebbe anche spaccare lo spogliatoio ad ottobre, potrebbe creare frizioni e fazioni forse insanabili.
INDICI PUNTATI. Anche perché, per la seconda volta consecutiva, tutte le dichiarazioni del post-gara degli azzurri sono state tese ad indicare nella scarsa vena realizzativa della squadra il vero problema del Napoli, Se questo viene additato come il punto negativo da i vari calciatori intervistati, ovvio che c'è anche uno scarico di responsabilità su chi le reti non le firma. La mente non può che correre a Milik, ad esempio: due gol incredibili, altre occasioni sfruttabili, una gara da 4 nel giorno in cui Ancelotti sperava di recuperarlo. Il rischio che il Napoli diventi una polveriera esiste, solo una vittoria convincente a Torino prima della sosta può evitare che gli animi possano esacerbarsi in modo ancora più netto.