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    Napolimania: serviva Ancelotti per questi risultati? Non ha inciso, come Allegri

    Napolimania: serviva Ancelotti per questi risultati? Non ha inciso, come Allegri

    • Marco Giordano
    Solo due grandi occasioni, tanti errori (di cui due determinanti), troppa paura: se questa è l'estrema sintesi di Arsenal-Napoli, allora Carlo Ancelotti deve riflettere molto bene su quello che, finora, è stato il suo apporto complessivo a questa squadra. Per farlo ha sette giorni: perché serve l'impresa per recuperare, per evitare una stagione da cancellare. Perché sul banco dei bocciati, istituito dal tecnico qualche settimana fa, potrebbe finire anche lui: o meglio, in veste di rimandato a settembre. Del Napoli di questa stagione, se non arriverà una grande gara al San Paolo contro i Gunners, si ricorderanno, essenzialmente, le partite di Champions in casa del Psg e quella interna con il Liverpool. In tutti gli altri match di rilievo in campionato, il Napoli ha steccato, vincendo contro una Roma messa peggio di una brutta formazione di Serie C quel pomeriggio dell'Olimpico.

    CARLO E MAX - Tanto vale dirlo subito: non è stato il Napoli di Sarri che in tutte le occasioni importanti aveva sempre provato a strappare un'emozione, aveva sempre messo in campo, ad esempio, almeno una fetta di match nella quale sottometteva inesorabilmente gli avversari, spaventandoli per la forza e la qualità del gioco. In questo senso, quella è stata una squadra superiore al Napoli attuale ed alla stessa Juventus attuale. Allegri senza Cristiano Ronaldo sarebbe da parecchio fuori dalla Champions, in realtà ha inciso per una percentuale vicina allo zero, finora, sulle fortune bianconere: sarà nella semifinale di Champions che Allegri dovrà dimostrare qualcosa in questa stagione se vuole evitare che si ufficializzi il commissariamento di CR7. Stesso dicasi per Ancelotti: un Napoli a venti punti dalla Juventus, fuori dalla Coppa Italia e se dovesse anche uscire dalla Europa League non aveva certo bisogno del tecnico più decorato del continente per raggiungere questi risultati. Repetita iuvant: attendere il ritorno è doveroso, ma una considerazione appare chiara.

    NON CR7, MA... - Senza giocatori più pronti, Ancelotti non può evitare figure barbine come quella di ieri sera. De Laurentiis deve rendersene conto se vuol andare avanti con questo tecnico, deve capire che non è un formatore ma un gestore, che ha avviato una nuova era con un grande allenatore che, però, ha caratteristiche diverse da tutti gli altri che aveva scelto per il suo club. Tra sette giorni ci sarà la resa dei conti, in campo e fuori: ma, se non ci sarà un positivo elettroshock in casa azzurra, l'epilogo sembra già scritto.

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