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    Napoli, visto che Raspadori? Non segna ma apre spazi di lusso. Osimhen si frega le mani, Garcia rifletta…

    Napoli, visto che Raspadori? Non segna ma apre spazi di lusso. Osimhen si frega le mani, Garcia rifletta…

    • Simone Gervasio
    Si possono sbagliare tre gol nitidi eppure fornire una buona prestazione? Evidentemente sì se sei Giacomo Raspadori in Italia-Ucraina. Schierato da 9 della sua neonata creatura da Spalletti, il giocatore del Napoli si è mosso bene, ha creato per sé e per gli altri. È stato una continua spina nel fianco della difesa Ucraina. Tutto bello, se avesse segnato le tre occasioni che gli sono capitate. Motivo per cui il giudizio della sua partita oscilla tra chi ne intravede solo cose positive e chi invece evoca lo sciagurato Egidio Calloni. 

    ITALIA - Valutare la sua presenza è materia ardua. C’è da sottolineare però che su quei palloni, Jack c’era. E che alcuni di essi è stato proprio lui a crearli, a renderli pericolosi. Un continuo vorticare intorno ai centraloni avversari. Spalletti l’ha preferito a Immobile proprio per questo. In conferenza stampa aveva fatto intendere la sua necessità di creare spazi, far muovere da destra a sinistra la difesa avversaria che si aspettava bella piantata nella propria area piccola. È andata proprio così. Raspadori ha fatto da grimaldello per svuotare l’area in cui ha pasteggiato Frattesi. E pazienza che il suo di gol non è arrivato, la missione era vincere ed è stata compiuta. 

    Genoa - SSC Napoli (20:45 16/09)
    NAPOLI - Fiducia all’ex Sassuolo dunque. Come gliel’avevano garantita Mancini, De Zerbi prima di lui e lo stesso Luciano di Certaldo. Tutti si fidano di lui e cercano di ritagliargli un posto nei propri undici, anche se spesso questo posto non c’è. Raspadori è stato provato a destra e sinistra in un tridente, da punta centrale o di fianco a un’altra. Il suo neo allenatore al Napoli, Rudi Garcia, ha persino provato a inventartelo mezzala. Esperimento abortito poco dopo essere stato provato. La sensazione è che la sua tazza di tè sia questa: un attaccante di manovra che apre gli spazi e sfrutta, di solito, le sue occasioni. Spalletti sembra essere stato il primo a capirlo. Tocca ora al francese. È chiaro che Osimhen resti intoccabile sotto al Vesuvio, ma il Napoli non può rischiare di sprecare un tale prospetto. Spalletti ha mostrato la via, Garcia non può far altro che incamminarsi sulla scia. 

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