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    Napoli, un successo che allontana le ombre su Garcia: nel calcio conta solo vincere

    Napoli, un successo che allontana le ombre su Garcia: nel calcio conta solo vincere

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Osimhen può attendere, perché al Napoli basta e avanza un gol di Raspadori per vincere 1-0 a Berlino e avvicinarsi agli ottavi di Champions. Sofferto come il precedente 2-1 a Braga, ma altrettanto importante, questo secondo successo europeo consente alla squadra di Garcia di rimanere nella scia del Real Madrid, a punteggio pieno, allontanando forse definitivamente le ombre sul futuro del tecnico. Perché nel calcio conta vincere e a poco serve ricordare che il Napoli ha segnato con l’unico tiro in porta, favorito da uno spunto del ritrovato Kvaratskelia, dopo avere subito la pressione pressoché costante dei padroni di casa. Non è però il caso di parlare né di furto, né tantomeno di ingiustizia, perché Meret non ha dovuto compiere miracoli per difendere la propria porta, a dimostrazione dei limiti dei tedeschi che non a caso perdono la nona partita consecutiva, tra campionato e Champions.

    PRESSIONE STERILE - Senza l’ex juventino Bonucci, ancora in panchina, i tedeschi partono con la voglia di cancellare lo zero in classifica, schiacciando la squadra di Garcia nella propria metà campo. E a poco servono, così, le accelerazioni di Kvaratskhelia che provoca subito l’ammonizione del capitano Trimmel, perché al momento del dunque, né lui, né Raspadori, inizialmente preferito a Simeone come vice-Osimhen, né l’altro esterno Politano riescono a impegnare il portiere avversario in tutto il primo tempo.

    PERICOLO FOFANA - Inconcludente in attacco, senza la spinta di Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce, il Napoli soffre in mezzo al campo perché Cajuste, Lobotka e Zielinski non trovano mai il tempo per ripartire e così alle loro spalle Natan e Rrahmani non possono distrarsi un attimo. Tanta attenzione, però, non basta per fermare lo scatenato Fofana che fa il vuoto sulla destra nella fascia lasciata troppo scoperta da Mario Rui. E proprio lui, dopo un paio di dribbling, manda in gol Becker che esulta invano perché Fofana era partito in leggero fuorigioco. Scampato il primo pericolo, il Napoli rischia una seconda volta ancora per colpa di Fofana, la cui conclusione in corsa viene deviata da Meret.

    RASPADORO - Garcia capisce che non può continuare a subire passivamente l’iniziativa dei tedeschi e dopo l’intervallo opera il primo cambio, inserendo Elmas al posto dello spaesato Cajuste, per rinforzare il centrocampo. Sembra una mossa inutile, perché il Napoli è sempre risucchiato indietro e invece quando nessuno se lo aspetta arriva il gol che fa sorridere De Laurentiis in tribuna. Tanto per cambiare è Kvaratskhelia a fare la differenza con la sua classe sulla sinistra perché con un perfetto cross pesca Raspadori al centro dell’area, bravissimo a girare di sinistro il pallone dell’1-0, con la stessa freddezza e precisione di Pablito Rossi. Tutto questo mentre Garcia stava già dando istruzioni a Simeone, che infatti rileva poco dopo il suo compagno goleador.

    RISCHIO FINALE - A questo punto l’Union Berlino aumenta ancora di più la propria spinta, favorito anche dai cambi di Fischer, costringendo il Napoli a una comprensibile sofferenza finale. L’occasione migliore capita a Knoche, bravissimo a deviare di testa un pallone che sfiora il palo alla sinistra di Meret. Un lampo isolato perché i tedeschi continuano a offrire più fumo che arrosto fino all’ultimo dei 5’ di recupero. L’esatto contrario del Napoli che invece ha servito soltanto l’arrosto, cucinato alla perfezione dalla coppia Kvaratskhelia-Raspadori.

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