Napoli, troppo poco Pavoletti. E Milik...
Avrebbe pagato oro per sentire l’urlo dei 40mila del San Paolo per un suo gol. Leonardo Pavoletti ha cercato di dare il suo contributo quando Sarri lo ha buttato nella mischia. Ma purtroppo non è andata bene. Nel senso che non è riuscito a rendersi fondamentale per firmare il successo. Questo non vuol dire che sia stato bocciato. Ha lottato come un guerriero in area di rigore cercando di trovare lo spazio giusto per calciare. Purtroppo, però, si è trovato in mezzo a tante maglie rosanero che non hanno mai pensato di uscire allo scoperto. È andato a fare anche la sponda con i compagni per fare uscire i difensori ma niente da fare. La verità l’ha spiegato il tecnico partenopeo: "La squadra deve abituarsi alla sua presenza perché non hanno mai guardato in alto nelle ultime partite". Questo vuol dire che quando ci sono i piccoletti, per forza di cose, si gioca con palla a terra.
E a quel punto diventa difficile per Pavoletti fare la differenza. Va detto che è arrivato da poco e deve avere il tempo per potersi integrare in un gruppo che si conosce a memoria. Deve passare il tempo prima di poterlo giudicare come attaccante arrivato a gennaio per 15 milioni di euro. Pavoletti, comunque, deve fare in fretta visto e considerato che presto potrebbe tornare Milik. E a quel punto lo spazio sarebbe ancora più ridotto. Qualche volta, comunque, Sarri deve provare a fidarsi di Pavoletti schierandolo dal primo minuto. Soprattutto quando di fronte ci sono squadre come il Palermo che pensano solo a difendersi. Mertens ha sofferto la marcatura asfissiante anche se poi alla fine ha siglato il 17 sigillo personale della stagione. Comunque, c’è una settimana di tempo intera per potersi allenare bene e quindi massima fiducia in Pavoletti.