Napoli, 'tregua' tra tifosi e De Laurentiis per la Champions
Giovanni Scotto
Scudetto e disaffezione. Il secondo posto in classifica non basta, così come i centoventotto milioni investiti grazie alla partenza di Higuaìn. Lo slogan “noi vogliamo vincere”, ripetuto una settimana sì e l’altra pure al San Paolo, spiega lo stato d’animo dei tifosi del Napoli, paradossalmente stanchi di arrivare ad un passo dal sogno. Ci avevano creduto lo scorso anno, quando il Napoli concluse il girone d’andata da campione d’inverno, salvo poi arrendersi di fronte allo strapotere della Juventus, consolidato da un mercato di gennaio improduttivo e tanto negativo da non riuscire ad avvalorare le ambizioni di successo. Da lì il rapporto (mai d’amore) con una parte dello stadio si è definitivamente rotto e la cessione di Higuain all’eterna rivale ha contribuito a rendere ancor più avvelenato il clima. Stasera la tregua, col San Paolo vestito a festa per la prima di Champions in casa. Ma il fuoco continua a covare sotto la cenere, anche se lo sconto per i biglietti della gara contro la Roma è stato un importante gesto di riavvicinamento da parte della società.