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Spalletti: 'Osimhen convocato, Kvara in panchina. Tifosi? Se volete mettermeli contro...'
OSIMHEN – “Le condizioni sono buone. Abbiamo fatto una riunione con i medici e domani sarà convocato contro il Verona. Chiaro che poi l’obiettivo è arrivare al meglio alla gara di martedì, però domani sarà con noi in panchina”.
CAMBI DI FORMAZIONE – “Chiunque scenderà in campo domani lo dovrà fare sapendo di essere protagonista di una delle partite più importanti di questo campionato. Qualcosa si cambia, non so che vuol dire ragionato o non ragionato. Non dieci giocatori: Kim abbiamo intenzione di farlo giocare titolare. Poi qualcuno dobbiamo farlo recuperare perché è troppo vicino lo stress fisico e mentale di due giorni fa. Qualcuno però rimane. Lei ha dei colleghi attenti e qualche nome viene fuori strada facendo”.
L'ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRA - “L’esordio nei quarti di finale e tutti hanno parlato di nervosismo di squadra. Io parlerei di maturità dentro quello che è successo nella partita, proprio l’opposto. C’è stata una crescita importante perché una squadra non può riuscire ad essere lucida e allo stesso tempo pericolosa in dieci contro una squadra abituata al livello di partite così importanti per la storia che ha. Noi abbiamo avuto molti atteggiamenti corretti, ci ho trovato una ricerca di mettere a posto quelle cose che ci sono state tolte senza che avessimo determinato niente nella partita. Anche nella personalità ci vedo qualcosa di migliorato in questa partita qui”.
QUESTIONE TIFOSI – “Parole forti? Anche lì, se si mette Spalletti contro i suoi tifosi è importante restare compatti e tutti uniti. Non voglio entrare nel merito dei contrasti che ci sono, penso che sia incomprensibile privare questo gruppo per tutto ciò che ha fatto del supporto di cui abbiamo sempre detto che si ha bisogno. A Sassuolo e Torino abbiamo fatto partite straordinarie con lo stadio pieno di napoletani, l’anno scorso siamo stati anche un po’ contestati quando siamo usciti dalla lotta scudetto, ora che ce l’abbiamo ad un passo ci comportiamo in questo modo. Una cosa bella chiara ce l’ho: ora è il momento di perdersi dentro l’amore per il Napoli, di lasciarsi andare a quello”.
COME SI FA A NON PENSARE AL MILAN? – “Secondo me la partita di domani è doppiamente importante perché se si vince ne mancano tre allo scudetto. Non trovo alcun motivo per pensare alla partita di martedì. Negli occhi e nella testa dobbiamo avere la foto del bello che abbiamo davanti, non dobbiamo portarci dietro nessun ragionamento. Davanti abbiamo bellissime cose, quella fondamentale è con il Verona per arrivarci al meglio a quella di martedì. Facendo un passo indietro, da quando sono arrivato a Napoli, la partita con il Verona simboleggiava uno dei momenti più bassi della storia del Napoli. Adesso può essere il punto più alto della storia di questo club. Anche per questo diventa interessante: siamo partiti dal punto più basso e ce l’andiamo a giocare nel punto più alto”.
LE INSIDIE – “Ci saranno le più cattive delle insidie. Il Verona è una squadra allenata bene, le si riconoscono le caratteristiche della volontà del suo allenatore. Ti vengono addosso fisicamente e sotto l’aspetto della battaglia ti mettono a dura prova per 95 minuti, hanno motivazioni a mille per la classifica con una squadra superiore a quella classifica lì. Hanno fatto bene anche nella partita precedente vincendo con merito. Nei video che abbiamo visto il Verona ha messo in difficoltà tanti avversari, come nella trasferta con la Juventus”.
DI LORENZO E LOBOTKA – “Stanno bene entrambi, valutando il motore di entrambi da un punto di vista di struttura fisica. Penso che se ci sia da pensare di più a uno per recuperare minutaggio è Lobotka, però anche Di Lorenzo meriterebbe di tirare il fiato”.
IL MOMENTO DELLO SPOGLIATOIO – “Dobbiamo avere la foto bellissima di quello che ci aspetta perché abbiamo la possibilità di avvicinarci allo scudetto. Abbiamo il ritorno di Champions che però viene dopo e i primi risultati delle partite d’andata è quello più in bilico di tutti e se ripeteremo una prestazione del nostro livello tutto può succedere. Loro devono pensare a ripetere una prestazione che ci hanno abituato per tutta la stagione. Con quel tipo di prestazione tutto è possibile”.
FINALE DI MILAN-NAPOLI – “Gli ultimi minuti, in quella bolgia dello stadio, nelle difficoltà di risultato e inferiorità numerica, sono venute fuori le qualità della nostra squadra. Una qualità che ci fa arrivare alla prossima partita con grandi difficoltà perché non avere Anguissa e Kim è una perdita importante, però conosco bene la mia squadra e sono sicuro che offrirà una prestazione di livello. Per cui, fatte tutte le dovute considerazioni, i dovuti calcoli, siamo tranquilli di poterci giocare le nostre chances, nonostante quanto successo”.
RASPADORI – “Raspadori è venuto fuori dal lungo infortunio e aveva bisogno di qualche giorno di allenamento, per cui è comprensibile non sia al top. Lo ringraziamo per essersi messo a disposizione. 90 minuti sono troppi. Dovesse servire Osimhen per 20 minuti, valuteremmo se mandarlo in campo”.
LA SQUADRA È FORTE - “L’ultima chiave del mazzo di solito apre la porta. Per cui ci può essere la soluzione a qualsiasi situazione capitata. Io ho una squadra forte, lo ridico. Non solo negli undici, ma anche in chi ha giocato meno. Utilizzando domani chi ha giocato meno si ribadirà il mio pensiero”.
LA STANCHEZZA – “Non so se la sconfitta contro il Milan sia dettata da stanchezza. Ci può essere qualcuno stanco ogni tanto ma poi nelle scelte fatte abbiamo sempre pescato bene perché sono venute fuori vittorie e prestazioni. Un po’ di attenzione adesso dovremo farla e come detto prima qualcosa cambieremo. Kvaratskhelia può darsi che parta dalla panchina e può darsi che si possa usare per fargli fare un minutaggio ridotto durante la gara. Sono valutazioni che si faranno. Mi è sembrato volesse dirmi di farlo riposare un po’ e ho voluto rassicurarla (ride, ndr)”.
MERET – “Ci ho pensato chi far giocare lì davanti, ci sarà Raspadori. Meret è uno di quelli che ha meno fatica di tutti, però qui diventa più particolare il discorso perché ci sono altre valutazioni da fare. Per cui questa non la dico”.