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Napoli, Spalletti: 'Kvara non ci sarà, l'Udinese ha fermato le big. I rigorini? Polemica inutile, ma col Lecce...' VIDEO
ATTEGGIAMENTO E CIÒ CHE ACCADE - "Noi facciamo sempre le stesse cose. Dal punto di vista professionale ci interessano quelle cose lì, al di là di ciò che ci gira intorno. Dobbiamo avere chiaro l'obiettivo giornaliero e settimanale. La partita con l'Empoli ci ha creato alcune difficoltà ma abbiamo vinto meritatamente e per lunghi tratti l'abbiamo condotta molto bene. Abbiamo fatto l'aggiramento in alcuni momenti troppo lentamente, l'Empoli poi sa creare difficoltà e metterti i bastoni tra le ruote con giovani bravi a fare calcio. L'abbiamo portata a casa e poi si pensa subito alla partita successiva. Ci sono due allenamenti a disposizione, in cui si vedono gli episodi salienti. Quello che succede sugli altri campi non lo possiamo determinare, se poi vengono fuori due pareggi ci fa piacere. Non dobbiamo basarci sulle difficoltà altrui ma sulla qualità del nostro calcio, sulla nostra caratteristica che tutti hanno apprezzato e ci sta portando benefici nel modo di stare in campo e di esprimere calcio. Dei discorsi che si fanno, degli episodi che succedono al di fuori del calcio che vogliamo fare si dà un'occhiata, si cerca di rendersi conto che roba sia, ma abbiamo il nostro sguardo orientato verso la strada che vogliamo percorrere. È presto per dire che un episodio possa essere determinante, mancano oltre 70 punti. Bisogna fare bene qui e ora".
L'UDINESE - "Ho avuto il vantaggio di allenare Sottil e so che carattere ha. Già allora si vedeva che sarebbe diventato un allenatore di alto livello. Questa non è una partita trappola ma difficile e basta. Ora sembra che l'Udinese sia una squadra di secondo livello, ma domani giochiamo contro quelli che hanno vinto 4-0 con la Roma, 3-1 con l'Inter, 2-2 con l'Atalanta, pareggiato con la Lazio. Qualcuno la reputa una partita facile ma i miei calciatori non la pensano così".
LA PARTITA - "Le difficoltà di questa partita sono tante, abbiamo valutato la capacità di ripartire dell'Udinese, di andare a creare situazioni di pericolo quando ribaltano le azioni. Da un punto di vista di gestione se pensiamo sia la partita che ci permette di andare in vacanza è un pensiero da dilettanti. Se pensiamo sia la partita che ci permetterà di affrontare il periodo duro che verrà dopo la sosta allora siamo dei professionisti. Così si fa perché è una partita da sbranare per il ragionamento corretto che deve fare un campione".
ANGUISSA - "Quando è uscito dall'ufficio del direttore è venuto da me, ci siamo salutati e gli ho chiesto se fosse contento o meno. Lui ha detto 'Io sarò totalmente contento se vincerò la partita di domani. Il contratto viene di conseguenza'. Era contento anche per il contratto e mi fa enormemente piacere, ma quello di pensare alla partita lo rende un giocatore top".
PERICOLI - "Per ora nessun pericolo all'orizzonte. Meglio essere disponibili ad affrontare i pericoli se verranno, ma non a richiamarli. Noi dobbiamo attaccare tutto con il sorriso del nostro gioco. Facciamo girare palla veloce e qualsiasi cosa capiti ci mettiamo sopra quello lì. Ci sono tante squadre in lotta, quelle più titolate sono di nuovo lì davanti, sarà una guerra serrata. Come la si spunta con tante insidie? Si va a gran velocità e si porta quello che abbiamo fatto finora".
LA SOSTA - "Questa partita chiude il primo ciclo, siamo a 1/3 del campionato. Durante la sosta dovremo lavorare per migliorare, il tempo ci farà comodo e ne sono convinto. Ci sono tante varianti che non conosciamo. Sappiamo di avere a disposizione tempo da sfruttare bene. Poi dovremo allenarci nel miglior modo possibile. Con i vertici del club abbiamo programmato quello che sia il meglio. Se ci si atteggia in una maniera corretta sarà un tempo utile per migliorare ulteriormente".
KVARATSKHELIA - "Kvara non sarà della partita. Quando arriva a quel livello di pressione muscolare sente ancora male, ci sono altri giocatori che hanno dimostrato importanti qualità, magari non di quel livello lì perché tutti lo individuano come il nuovo grande calciatore del calcio mondiale".
UDINESE DA EUROPA - "L'Udinese è una squadra che ha la stessa matrice delle squadre che sanno fare calcio. Un club che riesce a prendere i migliori calciatori in giro per il mondo perché è una società attenta. Quando è iniziato il campionato Giubntoli già diceva che bisognava fare attenzione all'Udinese perché conosceva i calciatori che si mettono in evidenza, anche se non avevano ancora esibito le loro qualità nel nostro campionato".
PREPARAZIONE DURANTE I MONDIALI - "Ci saranno delle dinamiche che andranno affrontate con semplicità, giorno dopo giorno in base alle reazioni. Quel periodo dei Mondiali ci servirà per mantenere una condizione, un comportamento e faremo bene il nostro mestiere per stare addosso a chi potrebbe interpretare il periodo di preparazione in maniera troppo vacanziera. Andando sulla sostanza faccio l'allenatore, giorno dopo giorno parlo con i calciatori cercando di migliorare cosa viene fuori. C'è chi con il drone tira fuori pezzi dell'allenamento per riparlarne il giorno dopo. Saremo lì con loro per migliorare insieme".
LA FORZA NEL GRUPPO - "La forza viene dalle capacità che hanno i giocatori. La rosa è sicuramente forte. I calciatori che sono fuori hanno dimostrato di essere professionisti intelligenti in tutto quello che deve essere il loro modo di interpretare il ruolo e la professionalità. Dipende da chi riuscirà ad allenarsi per 4-5 senza giocare e faranno bene come chi gioca sempre quando saranno chiamati in causa che farà la differenza. Loro lo sanno. Ci aspettiamo le risposte che ci hanno dato finora, dei ragazzi interessati alla causa e che vogliono bene alla città di Napoli".
PREPARAZIONE ATLETICA - "Ne abbiamo un po' parlato ma ci dobbiamo confrontare ancora e di volta in volta trovare la soluzione. Verrà fuori qualcosa perché andremo in un posto che siamo andati a visionare e abbiamo trovato ottimo per certi versi ma per altri era venuto qualche dubbio. Abbiamo uno dei migliori preparatori, ovvero Sinatti. Lavorandoci assieme vedo una professionalità e bravura incredibili, sono contento di averlo conosciuto, di poter ascoltare e fare le cose che lui mi dice".
RIGORINI - "I rigorini? Non può essere una polemica che ci riguarda. Noi abbiamo il nostro principio, il nostro biglietto da visita. Vogliamo fare calcio, una roba interessante che coinvolga il sentimento dei nostri sportivi perché ci fa piacere. Potrei prendere tutti i giornali che avevano detto su questo rigore e verrebbero fuori cose divertenti. Il rigorino, come viene chiamato, mi sembra molto simile a quello subito contro il Lecce. Però ritorno al mio principio: per il calcio che vogliamo fare questa polemica non ci riguarda".
CONTINUARE SULLA STESSA STRADA - "Domani non dovremo modificare niente, rifare le stesse cose fatte da quando abbiamo iniziato la prima amichevole, essere quelli che al tentativo di crearci delle difficoltà tiriamo il sorriso e la qualità del gioco andando avanti tentando di rifare gol. Ci piace di più giocare nella metà campo avversaria. A volte non ci si riesce, però abbiamo sempre il proposito di ritornare di là".
I TIFOSI - "Si sente il sostegno della città, domani saranno più di 50mila i tifosi. Siamo entusiasti sapendo che avremo il Maradona pieno. Il boato del Maradona in certi momenti è come la borraccia che viene lanciata al ciclista nel momento della salita, l'energia che fa la differenza. I tifosi sono con gioia tutti uniti a vivere questa passione e la vittoria è più loro che nostra. Siamo felicissimi di questo, speravamo di coinvolgerli e andare avanti insieme. Io sono contentissimo".