Napoli, sequestro di gadget al murale di Maradona: scoppia la rivolta nei Quartieri Spagnoli
Ma a questo punto è scattata una singolare protesta da parte di chi gestisce il business che garantisce il culto maradoniano. Solo per poche ore l’altarino dedicato al Pibe de Oro è stato coperto con delle buste, una sorta di imbracatura per coprirgli il volto e la celebre finestra dove è raffigurata il viso del campione argentino è stata aperta in segno di dissenso per quanto accaduto con il sequestro. Già il 16 dicembre scorso al Largo Maradona, come viene ormai chiamato, c’era stato un controllo della Finanza. E anche allora erano finiti sotto sequestro oltre 600 articoli coi loghi del Calcio Napoli o della nazionale Argentina e con foto o simboli con il volto di Maradona.
"Vogliamo ricordare a tutti - dicono gli ambulanti, come riporta Corriere.it - che non siamo falsari e banditi. Largo Maradona è ormai la prima attrazione della città e va sviluppata seguendo indicazioni delle istituzioni ed insieme ai nostri avvocati e commercialisti faremo di tutto per metterci in regola. I turisti ci chiedono le repliche e fac-simile di magliette e gadget in ricordo di Maradona e noi per accontentarli ci rivolgiamo agli stessi fornitori di tutti i negozi della città e degli stadi del mondo, diventando solo dei distributori e testimonial del calcio di Maradona. Continueremo a venerare, nonostante queste difficoltà, il mito del calcio, che ci guarda dall’alto e ci difende".