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    Napoli: scoppia il caso Insigne

    Napoli: scoppia il caso Insigne

    Un tiro sballato con il Napoli ancora sotto nel punteggio e un gesto plateale di Insigne nei confronti del pubblico ha fischiato. Un assist delizioso per il gol di Milik e la conseguente esultanza del San Paolo, con Insigne a zittire stavolta i suoi tifosi, dicendo anche qualche parola di troppo. La rimonta operata sul Chievo eviterà strascichi di sorta, ma certo il malumore dell'attaccante della Nazionale nei confronti della sua gente non è passato inosservato. 

    Anche l'agente ufficiale del calciatore, Antonio Ottaiano, ha twittato ironico: "Non trovo giusto che venga fischiato solo il migliore in campo". Insigne ha accusato il colpo perché in realtà ha provato davvero in ogni modo a contribuire al successo di ieri e ci è pure riuscito visto appunto l'assist al bacio per Milik. I tifosi in realtà non ce l'hanno con lui, anzi, però quel tiraccio in un momento delicato non è stato digerito. Ci può stare, anche perché poi il San Paolo ha spinto gli azzurri fino al 93°. 

    Insigne, tuttavia, non ha fatto buon viso a cattivo gioco. Del resto, come ricorda la Gazzetta dello Sport in edicola oggi, è nel suo carattere reagire quando si sente "pungolato". Era già accaduto, con Benitez in panchina, durante il preliminare Champions tra Napoli e Athletic Bilbao. Il cambio, i fischi, la maglia scagliata a terra e un mare di polemiche. Le stesse suscitate dalla reazione di Insigne in Napoli-Lazio di Coppa Italia, in una situazione praticamente identica a quella precedente. Chiaro in quel caso il vaffa ai tifosi, che anche in Napoli-Besiktas di Champions, lo scorso anno, beccarono Insigne per un rigore sbagliato. Al momento del cambio i consueti fischi e, stavolta, le lacrime di Insigne, ragazzo sensibile e che dà sempre tutto per la causa. Ecco perché è necessario che lui e i tifosi si comprendano in fretta. 

    In tal senso, Sarri si è vestito ieri da 'paciere': "Sono cose che capitano, la gente ci ha supportato e può accadere che i tifosi fischino per un tiro sbagliato. Lorenzo però era sotto stress perché vedeva che stavamo subendo una sconfitta immeritata. Dovrebbe capire che la gente non ti vuole meno bene perché si arrabbia per un tuo errore, così come il pubblico dovrebbe sapere che un calciatore non può essere ignifugo alle critiche. Specie in un momento di tensione delle partita con la sua squadra in svantaggio". 

    Partita chiusa, per adesso: non si possono escludere nuovi capitoli anche considerando che il pubblico di Napoli spesso non è stato tenero con gli "scugnizzi". Ne sa qualcosa Paolo Cannavaro che non ha ricevuto, nella sua lunga militanza in azzurro, gli applausi che ha poi sempre preso quando è tornato da ex. Ecco, il rischio che nessuno vuole correre è che qualcosa del genere capiti presto anche con Insigne. Il quale, però, a sua volta, proprio perché legato alla maglia del Napoli, dovrebbe cercare di essere più "freddo". Non solo sotto porta. 
     

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