Napoli-Sassuolo: sfida tra due allenatori che si son guadagnati tutto, senza regali e con qualche batosta di troppo. Il passato importante del Di Francesco calciatore non ha minimante inciso nel percorso professionale nato dopo il calcio giocato: Lanciano, Pescara, Lecce e Sassuolo; tre esoneri, due promozioni e la splendida cavalcata dello scorso anno, giunta fino alle vette europee. Cadere e sapersi rialzare, nel rispetto di un nome importante, nato dall’ammirazione del papà per il celebre campione portoghese, simbolo di un calcio d’altri tempi. Dall’altra parte Sarri e le categorie scalate, una dopo l’altra, senza fermarsi mai, come nel ciclismo, l’altra passione di sempre, dopo il calcio. Come si legge sul “Roma”, è cresciuto, anno dopo anno, anche quando ha rischiato di finire nel dimenticatoio, di dover rinunciare al suo sogno, coronato a Empoli, in serie A, laddove il Di Francesco calciatore esordì, circa trent’anni fa.

Storie e aneddoti che si intrecciano, fino al nodo cruciale, stretto forte intorno alle ambizioni di Napoli e Sassuolo, messe a rischio da una serie di coincidenze sfortunate e di errori che hanno portato Maurizio Sarri ed Eusebio Di Francesco a perdere un po’ delle loro certezze: il Sassuolo è reduce da sei sconfitte consecutive tra campionato e coppe mentre il Napoli fatica a trovare quella continuità di gioco e di risultati mostrata nella passata stagione anche se il successo con l’Udinese ha riportato un po’ di sorrisi in un ambiente un po’ troppo depresso. Pellicole leggermente sbiadite ma resta comunque una grande bellezza.