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Napoli, per Anguissa una prima da dominatore: non è solo il vice di Demme
Se sono rose, fioriranno. La prima al "San Paolo" di André Zambo-Anguissa con la maglia ha destato impressione, se si considera che il centrocampista camerunese arrivato dal Fulham non aveva che pochissimi allenamenti agli ordini di Spalletti e pochissime conoscenze sul sistema di gioco del Napoli. La prestazione di grande completezza nelle due fasi e la maturità esibita al cospetto della Juventus sono i primi segnali del valore di un calciatore arrivato senza troppi proclami, ma che "rischia" di ritagliarsi un ruolo molto più significativo del semplice rimpiazzo di Diego Demme.
NUMERI DA PADRONE - In un mercato condotto al piccolo trotto e senza troppi sussulti, il Napoli ha infatti dovuto fronteggiare l'inaspettata necessità di individuare un calciatore che potesse rendere meno pesante la prolungata assenza dell'incontrista italo-tedesco, operato al ginocchio dopo un infortunio nel precampionato e out per un altro mese. Spalletti desiderava un giocatore in grado di dare copertura ad un elemento più tecnico e compassato come Fabian Ruiz ma anche sostegno in fase di impostazione e i novanta minuti di ieri sembrano confermare che la scelta sia caduta sull'uomo giusto. Degli 84 palloni toccati nell'arco della partita, ma soprattutto dei 77 passaggi effettuati, Anguissa nel ha sbagliato appena uno chiudendo il match con una percentuale del 97,2; arricchendo il tutto con un dribbling riuscito, 14 contrasti vinti, due palloni intercettati e solo 5 palle perse.
SOLO UN VICE DEMME? - Nulla che possa stupire se si ha in mente il calciatore che soprattutto nell'esperienza a Villarreal ha chiuso una Liga con statistiche davvero importanti in relazione alla media dei dribbling tentati e riusciti nell'arco della partita, ben figurando anche in Inghilterra e in un Fulham non propriamente irresistibile in Premier League. Il Napoli cercava e aveva bisogno di un calciatore in grado di velocizzare la manovra da dietro, di ripulire i palloni recuperati in mediana e di far ripartire l'azione con velocità. Se il buongiorno si vede dal mattino, il primo impatto di Anguissa è stato quello giusto: il ruolo di vice Demme potrebbe andargli parecchio stretto.
NUMERI DA PADRONE - In un mercato condotto al piccolo trotto e senza troppi sussulti, il Napoli ha infatti dovuto fronteggiare l'inaspettata necessità di individuare un calciatore che potesse rendere meno pesante la prolungata assenza dell'incontrista italo-tedesco, operato al ginocchio dopo un infortunio nel precampionato e out per un altro mese. Spalletti desiderava un giocatore in grado di dare copertura ad un elemento più tecnico e compassato come Fabian Ruiz ma anche sostegno in fase di impostazione e i novanta minuti di ieri sembrano confermare che la scelta sia caduta sull'uomo giusto. Degli 84 palloni toccati nell'arco della partita, ma soprattutto dei 77 passaggi effettuati, Anguissa nel ha sbagliato appena uno chiudendo il match con una percentuale del 97,2; arricchendo il tutto con un dribbling riuscito, 14 contrasti vinti, due palloni intercettati e solo 5 palle perse.
SOLO UN VICE DEMME? - Nulla che possa stupire se si ha in mente il calciatore che soprattutto nell'esperienza a Villarreal ha chiuso una Liga con statistiche davvero importanti in relazione alla media dei dribbling tentati e riusciti nell'arco della partita, ben figurando anche in Inghilterra e in un Fulham non propriamente irresistibile in Premier League. Il Napoli cercava e aveva bisogno di un calciatore in grado di velocizzare la manovra da dietro, di ripulire i palloni recuperati in mediana e di far ripartire l'azione con velocità. Se il buongiorno si vede dal mattino, il primo impatto di Anguissa è stato quello giusto: il ruolo di vice Demme potrebbe andargli parecchio stretto.
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