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    VIDEO Mazzarri incontentabile: 'Dovevamo fare il terzo'

    VIDEO Mazzarri incontentabile: 'Dovevamo fare il terzo'

    Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, parla ai microfoni di Sky Sport dopo il 2-0 della sua squadra contro il Catania: "Non riesco a guardare la classifica e cambiare la mentalità e l'atteggiamento della squadra. Non dobbiamo distrarci per continuare a crescere come abbiamo fatto in questi tre anni e mezzo. Non dobbiamo guardare la classifica, ma pensare solo partita per partita perché non ci sono partite facili come dimostra il Catania oggi e il Parma nello scorso weekend. Stasera abbiamo fatto una buona gara, di grande temperamento, anche se abbiamo sbagliato qualcosa nella gestione della palla sul 2-0 rischiando qualcosa di troppo. Dovevamo fare il terzo gol perché c'era la possibilità con il Catania sbilanciato in avanti. Purtroppo questo campo non ci agevola

     
    Quanto è importante il lavoro sporco degli attaccanti? Come li convince a farlo?
    "Io gli faccio capire che se si vuol vincere in quest'epoca qui, gli attaccanti devono sacrificarsi sempre nella fase passiva perché altrimenti si va in difficoltà. Vorrei però fare i complimenti a Grava che è un campione vero che ci ha aiutato a far crescere i giovani in questi anni. Oggi, dopo un anno che non giocava, si è comportato benissimo non concedendo praticamente nulla a un giocatore pericoloso come Gomez, tenendo tutti i 90 minuti".
     
    La squadra sembra appoggiarsi solo Hamsik e Cavani. Le va bene?
    "Ci sono squadre che nascono in un certo modo. Noi giochiamo in maniera tale che sia Cavani il nostro terminale offensivo. Poi Hamsik segna molto, ma anche grazie al lavoro che svolge Pandev che ha segnato poco fin qui. Poi credo che siano tanti i giocatori che in questa stagione hanno segnato e deciso delle partite in passato e lo faranno in futuro".
     
    Cosa replica a Conte, che considera il Napoli il rivale scudetto della Juve?
    "Penso alla prossima partita". 

    Vuole dire qualcosa sull'esonero di Zeman?
    "Mi spiace per l'esonero di Zeman, come sempre quando succede a un collega. In Italia si cambia troppo spesso e non si dà continuità al lavoro del tecnico. Di più non posso dire perché non conosco la situazione di Roma".


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