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Napoli, Manolas: ‘Rapporto speciale con Gattuso, al Milan ha fatto miracoli. Ma il problema non era Ancelotti'
SULLA QUARANTENA - "Sto seguendo il programma che ci hanno dato i preparatori. Poi ho un fisioterapista che mi segue nei periodi di inattività per tenermi in forma".
SULLA CARRIERA - "Ho giocato quasi 450 partite ufficiali a 28 anni. Ora sono un giocatore maturo anche se posso migliorare ancora, come tutti del resto".
SU GATTUSO - "E' vero, avevamo ripreso il nostro cammino, siamo tornati a giocare come avevamo abituato i nostri tifosi. Peccato che ci siamo dovuti fermare. Gattuso sta facendo un grande lavoro. Anche adesso si mantiene in contatto con tutti e ci dà lo stimolo per continuare a lavorare anche solo da casa che è peggio rispetto a lavorare al centro sportivo. Che rapporto ho con il mister? Molto bello. Sono il primo a essere minacciato in allenamento ma so che lo fa per stimolarmi. Vuole sempre il massimo da tutti e credo che sappia ottenerlo. Non lo conoscevo ma anche visto quanto fatto al Milan penso che abbia fatto miracoli".
LEADER - "Non mi piace questa parola perché tutti dobbiamo essere leader. Siamo tutti uguali anche se con ruoli differenti, ma tutti dobbiamo essere leader".
SU KOULIBALY - "Lo vedevo anche prima di arrivare in azzurro quanto fosse straordinario. In molti dicono che in coppia non funzioniamo ma se guardate i numeri vedrete che abbiamo giocato pochissimo insieme. E' difficile raggiungere un'intesa speciale se non si può giocare insieme. Penso che però, giocando insieme potremo trovarla".
SUL BARCELLONA - "Sì e lo abbiamo dimostrato anche nella prima partita. Il risultato è stato penalizzante perché il Barcellona ha segnato alla prima occasione e noi ne abbiamo sbagliate diverse. Rispetto per tutti, paura di nessuno".
MEGLIO CON GATTUSO O ANCELOTTI? - "Posso dire solo belle parole per Ancelotti. Non possiamo criticare un mister che ha ottenuto successi dal primo giorno di allenamento in tutte le esperienze. E' un grande allenatore e una grande persona".
MEGLIO IL 433 O IL 442? - "Il 4-3-3 è il modulo che il Napoli ha usato negli ultimi anni e in molti sono più abituati a giocare così. Per me però cambia poco il modulo, soprattutto quando giochi contro una squadra piccola, soprattutto quando hai la nostra qualità. Dare la colpa al modulo è un alibi".
SULLA COPPA ITALIA - "Un titolo è un titolo, è così che possiamo crescere nella mentalità e nella fiducia".
FAME DI CAMPIONATO - "Sì perché in campionato siamo ancora troppo indietro. Non abbiamo la classifica che meritiamo perché abbiamo fatto male all'inizio ma tutti ora abbiamo fame e lo si vede da come seguiamo l'allenatore".