Getty Images
Napoli-Fiorentina, le pagelle di CM: killer Simeone. Ikoné il solito disastro
- 22
Napoli:
Gollini 6: bravo e coraggioso nelle uscite, che siano alte o basse. È attento tra i pali, non si ricordano momenti in cui deve intervenire
Di Lorenzo 6,5: si passa al 3-4-2-1 e lui fa il braccetto di destra. Ha compiti più difensivi rispetto al solito. Meno efficace, quindi, e con qualche sbavatura che non porta conseguenze. Spizza di testa sul calcio d'angolo su cui arriva Zerbin che fa 2-0.
Rrahmani 6,5: è il primo a lavorare palla nell'impostazione. Pulito negli interventi, non fa sfondare la Fiorentina centralmente
Juan Jesus 7: si inserisce molto bene e sforna l'assist dell'1-0 di Simeone. Palla con i giri giusti, il Cholito non sbaglia. Convince anche nell'applicazione difensiva.
Mazzocchi 6: tanta voglia di riscatto per lui dopo quell'esordio disastroso contro il Torino. Si abbassa per dare copertura in fase difensiva e quando c'è da accompagnare Politano sull'out di destra è sempre pronto (36' s.t. Zerbin 8: impatto clamoroso nella partita. Segna il 2-0 pesantissimo sul finale, sbatte contro il palo ed esce momentaneamente dal campo. Rientra e va a riconquistare subito palla volando dal centrocampo verso la porta per la firma sul 3-0 che vale la doppietta personale).
Lobotka 7: interdizione e costruzione fatte in maniera egregia. Gioca palla anche in zone rischiose ma non la perde mai. Trova degli strappi in cui crea superiorità lanciando le azioni del Napoli.
Cajuste 6: inserimenti insidiosi per gli avversari, fa valere anche la sua fisicità. Pecca di imprecisione nella qualità delle giocate. Reduce da un infortunio, lascia il campo per un altro problema fisico (31' s.t. Gaetano s.v.).
Mario Rui 5,5: quando Ikone lo punta va in difficoltà e ne soffre la rapidità. Verso la fine del primo tempo commette fallo da rigore proprio sull'esterno della Viola. Per sua fortuna lo stesso Ikone fallisce dal dischetto (27' s.t. Ostigard 6: entra per la battaglia finale e si vede subito ciò che sa fare meglio, lottare e fare la differenza nel gioco aereo).
Politano 6: scalda i guantoni di Terracciano dopo 10 minuti dopo bel tentativo accelerando dalla destra. Non parte largo come al solito ma prova a sgasare. Si abbassa con la squadra dopo il vantaggio e nonostante ciò va via con qualche sgasata (27' s.t. Lindstrom 5,5: combina poco e niente dal suo ingresso).
Kvaratskhelia 6,5: giocata preziosa sul gol del vantaggio, smarca Juan Jesus e gli spiana la strada. Ha meno possibilità di sfondare perché il baricentro del Napoli è più basso ma qualcosa di illuminante lo tira sempre fuori (27' s.t. Zielinski 5,5: sembra sempre più fuori dai giochi, quando entra fa una buona sterzata e nient'altro).
Simeone 7: tanto lavoro sporco, buono il gioco a venire in contro e a tenere tante volte palla. Il suo è un gol da centravanti vero, ad attaccare tra il centrale e il terzino, incrociando sul palo lontano con forza e precisione.
Mazzarri 7,5: cambio modulo, si torna alla sua cara, vecchia e amata difesa a 3, anche se più concretamente il Napoli gioca a 5 lì dietro con Mazzocchi e Mario Rui quasi bloccati. Una soluzione che dà i suoi frutti, perché la Fiorentina non ha quasi spazi e gli azzurri riescono a ripartire con pericolosità più volte. Alla fine è 3-0, il Napoli va in semifinale con un risultato netto e concreto.
Fiorentina
Terracciano 6: smanaccia alto sul missile di Politano in avvio. Può poco e nulla sui tre gol
Kayode 5,5: tiene botta come può contro Kvara, che comunque gli crea più di un problema. Ma davanti lo si vede davvero poco, è stanchissimo e si vede.
Milenkovic 5: è quasi sempre fuori posizione e spesso sbaglia i tempi nelle uscite condannando la squadra ad una partita in salita dall'inizio. Balla per tutta la sera. Male
Martinez Quarta 6: stringe in ritardo sul vantaggio azzurro, anche se è il suo dirimpettaio a lasciarlo solo mentre corre all'indietro. Si esalta quando deve mordere le caviglie degli avversari, nella ripresa va a dare fastidio anche in avanti. Dall'88' Faraoni SV
Biraghi 5: dalla sua parte il Napoli sfonda molto più facilmente e non riesce a chiudere su Simeone che fa 1 a 0. Conferma uno stato di forma non eccezionale, nonostante provi ad essere propositivo. Dal 68' Parisi 5: non si intende mezza volta con Sottil. Si perde colpevolmente Zerbin che sigilla l'uscita dalla Supercoppa della Fiorentina
Arthur 6,5: lavora tanto e non solamente in impostazione. Dai suoi piedi passano tutti i palloni della manovra viola, e ne sbaglia pochissimi. Fondamentale, i problemi stasera sono stati altri
Duncan 5: 80 minuti di discreto livello. Poi si fa sorprendere sul gol del 2 a 0 e Zerbin lo svernicia letteralmente un minuto dopo e affonda la Fiorentina. E tanto basta
Ikoné 5: il rigore se lo procura con astuzia e lo spedisce nel parcheggio dell'Al-Awwal Park. Adesso abbiamo la certezza che non vede la porta neanche dagli 11 metri. A due anni dal suo arrivo lo si può certificare serenamente: il suo è stato un acquisto totalmente sbagliato. Dal 57' Nzola 5,5: ingresso incoraggiante. Dà profondità alla squadra nonostante la velocità non sia la sua caratteritica migliore. Poi si sgonfia nel momento in cui serviva mettere qualcosina in più
Bonaventura 6: Italiano lo piazza addosso a Lobotka per rallentare il gioco azzurro. Si distingue con un paio di giocate da fenomeno alternate ad errori non da lui e qualche palla persa di troppo. Dall'88' Barak SV
Brekalo 5: con l'Udinese aveva lanciato qualche piccolissimo segnale, evidentemente già dissipato. Un cross buttato dentro, giocate (poche) fini a sé stesse, zero tiri. Opaco, come l'anno passato in viola. Dal 57' Sottil 5,5: gli viene chiesta la svolta. Semplicemente non la dà
Beltran 6: voto di stima per l'atteggiamento sempre positivo. Fa a sportellate coi centrali azzurri uscendo spesso sconfitto ma senza mai arrendersi. Cerca la conclusione e trova anche il gol, ma Bonaventura era in offside.
All. Italiano 5,5: insiste con Brekalo ed Ikoné sugli esterni (anche perché non ha molte altre alternative), una scelta che per l'ennesima volta non paga. La Fiorentina gioca una gara discreta, almeno nei primi 80 minuti, e forse il passivo è troppo severo, ma la decisione di giocare con la difesa così alta contro gli azzurri pare azzardata. Prova a raddrizzarla coi cambi, ma in panchina non c'erano propriamente dei fenomeni...