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Napoli: il ritorno di Ancelotti, Kvara-Osimhen contro Vinicius-Bellingham e il 'nemico' Bonucci
Ecco formazione tipo, stella e cammino degli avversari del Napoli.
REAL MADRID
LA FORMAZIONE TIPO (4-3-1-2) - Kepa; Rudiger, Alaba, Fran Garcia; Valverde, Tchouameni, Kroos (Camavinga); Bellingham; Rodrygo, Vinicius.
LA STELLA – Bellingham. Vinicius è infortunato in questo momento, potrebbe saltare il match d’andata contro il Napoli e oggi è Jude Bellingham che si sta caricando il Real sulle spalle. Classe 2003, appena arrivato dal Borussia Dortmund per oltre 100 miloni, è diventato praticamente un falso nueve rimpiazzando Benzema a suon di gol già dalle primissime sfide: 4 reti e 1 assist nelle prime tre di campionato.
IL CAMMINO - Il Real Madrid è arrivato secondo nella Liga con 10 punti in meno del Barcellona campione di Spagna e con 1 punto in più dell'Atletico Madrid, terzo in classifica. In Champions lo scorso anno è stato eliminato dal Manchester City in semifinale: 1-1 al Bernabeu all'andata, a fare la differenza ci ha pensato il netto 4-0 del ritorno in Inghilterra.
I PRECEDENTI - Sono 4 i precedenti tra Napoli e Real Madrid: 3 vittorie per gli spagnoli, 1 pareggio. L'ultima volta si sono affrontate nel 2017, quando agli ottavi di finale di Champions i Blancos eliminavano gli azzurri con un doppio 3-1 (sia all'andata che al ritorno).
BRAGA
LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1): Matheus; Gomez, Fonte, Niakaté, Marin; Zalazar, Carvalho; Horta, Pizzi, Bruma; Abel Ruiz. All. Artur Jorge.
LA STELLA – Ricardo Horta. Esterno offensivo portoghese, classe 1994, è il capitano e il miglior assist-man fin qui della squadra. È partito bene con due gol e, appunto, 6 assist tra campionato e preliminari di Champions. Non è l’unico da tener d’occhio perché c’è anche l’esperienza di José Fonte, così come l’ex Barcellona Abel Ruiz e Bruma, esterno rapido che ha girato tanto l’Europa, tra Lipsia, Galatasaray e PSV (tra le altre)
IL CAMMINO – Arrivato terzo nel campionato portoghese, il Braga si è qualificato ai gironi di Champions League superando nei turni preliminari prima l’FK TSK e poi il Panathinaikos. Lo scorso anno ha disputato la Conference League terminando anzitempo il suo percorso contro la Fiorentina uscendo ai sedicesimi di finale.
I PRECEDENTI – In competizioni ufficiali Napoli e Braga non si sono mai incrociate. C’è un precedente che risale 4 agosto 2012, quando al vecchio San Paolo ci fu un’amichevole tra le due squadre. Risultato finale: 3-1 a favore di quella che era la squadra di Mazzarri, doppietta di Pandev e rete di Zuniga.
UNION BERLINO
LA FORMAZIONE TIPO (3-4-2-1): Rønnow; Doekhi, Knoche, Diogo Leite; Juranovic, Laïdouni, Kral, Aaronson, Gosens; Behrens; Fofana. All. Fischer.
LA STELLA – Aaronson. Trequartista della Nazionale statunitense, classe 2000, è arrivato nell’ultima finestra di mercato. Ci si aspetta tanto da uno con le sue qualità. Non ha brillato nelle prime due gare di Bundesliga, a differenza di Kevin Behrens, centravanti tedesco che fa della fisicità il suo punto di forza ed è a quota 4 gol nelle prime due di Bundes. C’è un po’ d’Italia in questa Union Berlino, perché è in arrivo Bonucci e soprattutto sull’out mancino c’è l’ex Inter Robin Gosens. Un intreccio particolare può essere quello di Danilho Doekhi, centrale difensivo dei tedeschi seguito in questi mesi dal Napoli per il dopo Kim.
IL CAMMINO – L’Union Berlino è arrivato quarto in classifica lo scorso anno in Bundesliga, staccando l’ultimo pass per l’accesso in Champions League, competizione che giocherà per la prima volta nella sua storia.
I PRECEDENTI – Gara inedita quella tra Napoli e Union Berlino. Le due squadre, infatti, non si sono mai trovate di fronte nella loro storia.