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    Napoli in riserva: ora tocca a Sarri

    Napoli in riserva: ora tocca a Sarri

    • Giovanni Scotto

    Va bene che qualcuno dove “studiare” perché indietro tatticamente. Ma ora che la stagione si avvia lentamente alla conclusione, è ora che il Napoli cominci ad utilizzare per bene la rosa che Maurizio Sarri ha a disposizione. Gli elementi in organico hanno fatto fino ad ora qualcosa di importante in campionato.

    IL MERCATO NON C'ENTRA - Secondo posto abbastanza blindato (ma c’è ancora da lottare), primo posto tutt’altro che irraggiungibile e un traguardo Champions che sembra ormai acquisito. Si poteva fare, però, molto meglio nelle coppe: fuori ai quarti di Coppa Italia dopo aver battuto solo un Verona venuto al San Paolo con le terze scelte. E fuori anche dall’Europa League ai sedicesimi dopo essersi presi gioco degli avversari in un girone imbarazzante per quanto facile. Anche se il mercato di gennaio non ha portato praticamente nessun rinforzo (per ammissione implicita dello stesso Sarri) con questo organico si poteva fare di più. Ammesso che Sarri usasse di più i suoi giocatori. Purtroppo il turnover che si è visto nelle coppe non fa testo: davvero troppo misero il livello di sfida di Brugge, Legia Varsavia e Midtjylland e del Verona in Coppa Italia per dare risultati affidabili. In sostanza Sarri in campionato ha utilizzato sempre la stessa formazione, finendo con lo sfiancare qualche titolare di troppo.

    CERCASI SOLUZIONE - I cambi in Europa League non sono stati integrati da quelli in campionato, e i risultati in un certo senso lo dimostrano. Cinque partite senza vittorie (due sconfitte e tre pareggi, inclusa anche l’Europa) e appena quattro gol segnati. Troppo poco per un Napoli che stava volando. La squadra è meno reattiva, lucida: basta seguire Higuaìn (che comunque ha ritrovato il gol a Firenze), ma soprattutto, Jorginho, Allan, Hysaj e Koulibaly. Non a caso tra i più utilizzati da Sarri. Appena undici i calciatori che hanno collezionato più di 800 minuti in campionato. Fondo della particolare classifica condiviso col Sassuolo, che ovviamente non ha le coppe. Al primo posto c’è l’Inter, mentre delle altre “europee” chi ha fatto altrettanto peggio è la Fiorentina (13) che non a caso pure è fuori dalle coppe.

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