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    Napoli, il caso Mertens-Spalletti e l'importanza di 'Ciro': i numeri stagionali

    Napoli, il caso Mertens-Spalletti e l'importanza di 'Ciro': i numeri stagionali

    • Fabio Prezioso
    E’ stato il caso che ha tenuto banco per gran parte della stagione nel Napoli e per il quale  l’allenatore degli azzurri, Luciano Spalletti, è stato più volte criticato, a partire proprio dai tifosi  partenopei. Stiamo parlando di Dries Mertens, attaccante e miglior marcatore della storia del  Napoli con le sue 148 reti, che per grande parte di questa stagione è stato relegato in panchina dal  tecnico toscano, che gli ha consentito di scendere in campo solo per qualche scorcio di partita e  qualche volta è stato addirittura costretto a guardarle tutte dalla panchina.  

    L’attaccante belga, nonostante l’età non più giovanissima, ha sempre dimostrato di poter contare  su di lui, e anche questa stagione aveva mostrato la sua qualità nel periodo di difficoltà in cui si è  trovato il Napoli quando era rimasto l’unico attaccante dopo gli infortuni di Victor Osimhen ed  Andrea Petagna. In quel periodo si è reso protagonista di ottime prestazioni e di gol importanti che  hanno portato al Napoli punti importanti. Con il rientro, però, del nigeriano Osimhen, pian piano  Mertens è scomparso dai radar ed è sceso nelle gerarchie di Spalletti, con i tifosi partenopei che  non ne capivano il motivo. L’allenatore ha spiegato, poi, che si trattasse di un motivo di equilibrio  tattico della squadra, spiegazione che non ha mai convinto appieno gli addetti ai lavori e la  tifoseria. Dopo i brutti risultati nelle gare contro Fiorentina e Roma, i tifosi partenopei hanno  chiesto nuovamente a gran voce la titolarità del calciatore. Questa volta, però, sono stati  accontentati ed i risultati sono tornati ad arrivare, con due vittorie consecutive contro Sassuolo e  Torino, gare in cui il belga si è reso protagonista con due gol nella prima e un rigore guadagnato  nella seconda. 

    I NUMERI STAGIONALI DI MERTENS – In 28 presenze, di cui solamente 15 da titolare, Mertens ha  realizzato ben 11 reti in Serie A, che salgono addirittura a 13 contando anche Europa League e  Coppa Italia, fino a questo momento, dimostrando di sentire ancora la porta come pochi  attaccanti del campionato italiano ed è stato autore anche di un assist. Questi numeri dimostrano  come l’attaccante può ancora dare molto al Napoli ed al calcio in generale, motivo per il quale i  tifosi, ma anche la società azzurra, sono alla ricerca di un accordo per il rinnovo di contratto, in  scadenza il prossimo giugno. La trattativa è ancora nel vivo, ma sembrerebbero esserci spiragli  positivi per l’esito finale, che potrebbe rendere il calciatore ancora di più leggenda del club, più di  quanto già non lo sia.  

    LA COPPIA CON OSIMHEN – Come detto precedentemente, il poco utilizzo di Mertens da titolare in coppia con l’altro attaccante, Victor Osimhen, era stato giustificato da Luciano Spalletti con una  mancanza di equilibrio tattico all’interno della squadra. I due, però, insieme vantano la media di  un gol ogni 39,5 minuti, ben 10 in 395 minuti giocati insieme, smentendo così la teoria del tecnico  toscano e confermando le voci dei tifosi. Il cambio tattico, però, è arrivato probabilmente troppo  tardi, con la squadra azzurra ormai fuori dalla lotta Scudetto e chi lo sa se questa soluzione,  adottata qualche partita prima, avrebbe potuto mantenere ancora vivi i sogni del Napoli, a cui  manca uno scudetto da ben 32 anni. Uno Scudetto che gli azzurri avrebbero potuto vincere, come  affermato proprio dal belga dopo il match contro il Sassuolo, quando ha dichiarato di essere la  squadra più forte del campionato. Di certo, lui non si arrenderà e proverà a regalare questo sogno  ai tifosi il prossimo anno (nella speranza di un rinnovo di contratto che diventi ufficiale).
     

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