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Gilmour rivela: "Io e McTominay studiamo il napoletano ascoltando Geolier"
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Billy Gilmour, centrocampista scozzese degli azzurri, ha parlato a Radio Crc ed è partito spiegando di aver percepito l'identità napoletana: "E' forte, è molto passionale, come lo siamo noi scozzesi. L'ho percepita immediatamente".
L'AMBIENTAMENTO A NAPOLI - "Sono qui da tre mesi e mezzo ed ovviamente non è semplice trasferirsi in una cultura nuova. Sto facendo progressi, sto imparando l'italiano e tra le parole che conosco ci sono 'bravissimo' e 'forza Napoli'. Faccio di tutto per aiutare i miei compagni".
L'APPROCCIO CON IL CAMPIONATO ITALIANO - "Le partite sono molto dure a livello di organizzazione, non è facile affrontare gli avversari. Qui, però, lavoriamo ogni giorno per fare in modo di ottenere il maggior numero di punti possibili in classifica".
IL RAPPORTO CON CONTE AI TEMPI DEL CHELSEA - "C'è una foto famosa di quando ero nel settore giovanile e mi sono allenato con la prima squadra quando era a Londra. Fu un'esperienza molto importante per la mia crescita e di quella squadra ricordo senza dubbio come riferimento Cesc Fabregas, mi ha dato la possibilità di crescere".
LA STAGIONE DI DE ZERBI - "Mi ha cambiato la carriera? Sì, di sicuro ha avuto un impatto importante. Mi ha dato tanti insegnamenti che hanno cambiato il mio modo di giocare, è stato importante averlo per la mia carriera e per il mio percorso di crescita. Ci sono punti in comune tra lui e Conte: chiedono sempre il massimo durante gli allenamenti, ti possono dare tantissimo per crescere".
LE DUE SCONFITTE CONTRO LA LAZIO - "Abbiamo rivisto le partite e non siamo certamente felici di come siano andate. Con Conte abbiamo capito come stare meglio in campo, come aiutarci durante la gara per aumentare il livello. C'è voglia di essere positivi e propositivi per migliorarsi e trovare risultati migliori".
LA PREPARAZIONE DELLA PARTITA CONTRO L'UDINESE - "Come sempre lavoriamo al massimo. Ci sentiamo pronti per tirare fuori il massimo e servirà una prestazione importante".
GILMOUR O MCTOMINAY: CHI E' PIU' NAPOLETANO? - "Probabilmente lui è un po' più avanti nel processo di 'napoletanizzazione'. Studiamo il napoletano, ma lo facciamo anche tramite le canzoni: sentiamo Geolier, ci sono due o tre canzoni che ascolto di più. Il primo approccio è stato con i tassisti in auto".
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Povero mondo. Tutto tranne che italiano. Che pena sti ragazzi