Calciomercato.com

  • Rudi Garcia: 'Non ho paura di niente, voglio rendere ancora fieri i tifosi. Spalletti? Ecco cosa chiedo ai miei giocatori'

    Rudi Garcia: 'Non ho paura di niente, voglio rendere ancora fieri i tifosi. Spalletti? Ecco cosa chiedo ai miei giocatori'

    • Giovanni Annunziata, inviato
    È arrivato Rudi Garcia, è arrivato il nuovo allenatore del Napoli. Il tecnico francese è presso il Salone delle Feste del Museo di Capodimonte. Inizia la conferenza stampa di presentazione di Garcia, prendono parola lo stesso allenatore:

    LE PRIME PAROLE - "Il primo regalo è essere qui con voi a Napoli. La cosa bella che arriva da me e dal presidente è legata alle ambizioni. Voglio salutare e ringraziare i tifosi per l'accoglienza. Complimenti al presidente per la sua squadra, che sarà la mia tra poco, per quanto fatto l'anno scorso. Quando sono arrivato in città con tutti questi striscioni mi sono reso conto che i tifosi sono fieri della città. Il mio obiettivo è che accada anche in futuro".

    OBIETTIVI E APPROCCIO CON ADL - "Ci siamo trovati con le ambizioni. Ogni competizione che gioco la disputo per vincerla. Il presidente ha messo l'asticella molto alta con la Champions. Io sogno, sono qui per vincere trofei. Dopo 33 anni, dopo Maradona è bellissimo vincere lo scudetto ma il Napoli è una squadra che ogni anno deve giocare la Champions e deve essere importante come lo scorso anno".

    LE MOTIVAZIONI - "Spaventato? Non ho paura di niente, a parte i problemi di salute come ognuno di noi. Ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. La vittoria in campionato deve dare fiducia a ogni calciatore presente in rosa, però quando si inizierà la nuova stagione si ripartirà da zero. È molto difficile dire che senza fare sforzi, senza sudore, senza collettività si possa arrivare a un traguardo. Quindi da un lato i giocatori devono dimenticare quanto fatto, salvo che la fiducia deve esserci con l'umiltà. Ho visto una squadra, non solo singoli di qualità, che ci sono ovviamente, ma una squadra che giocava bene e difendeva tutta insieme. La rosa è ampia, la panchina è lunga. Il presidente è ambizioso, vuol dire che mi darà una squadra di qualità e così possiamo far divertire i tifosi. Le mie squadre attaccano, fanno gol, fanno di tutto per gestire la gara e per fare un gol in più rispetto all'avversario. Datemi tempo per conoscere i calciatori ma quando si parte si parte a bomba".

    CHE GARCIA ARRIVA? - "Spero di essere un Garcia con più esperienza, è un vero piacere tornare in Italia, essere a Napoli. Non vedo vedo l'ora di scoprire la città, forse metto baffi e cappello. Il bello del mio mestiere è che ne incontri di nuove che ti arricchiscono. Darò il meglio di me qui".

    DOPO SPALLETTI - "Qualsiasi allenatore che si siede sulla panchina del Napoli sa che il compito è alto, dopo la vittoria dello scudetto. I giocatori hanno in mente che devono dare ancora di più. Io arrivo qua e non rivoluziono tutto, vediamo se la squadra somiglia nella rosa a quella dell'anno scorso. Non cambierò tante cose, ma ci metterò il mio tocco. Abbiamo parlato di 4-3-3, ci ho costruito tanto con quel modulo ma ne ho usati altri. Un allenatore deve adeguarsi alla rosa, ma la squadra deve anche saper cambiare modulo durante la partita. Voglio che i miei calciatori abbiano una cura tattica importante per sorprendere l'avversario. La base è il 4-3-3, ma i giocatori devono essere intelligenti".

    COSA NON CAMBIARE? - "La voglia. Se i calciatori saranno motivati come me saremo una squadra tosta, che lotterà. Quando hai vinto puoi addormentarti ma sarò là per mettere la sveglia a tutti e farli crescere. Ci sono calciatori giovani che possono dare ancora di più. Si può migliorare, io l'ho fatto e lo farò qua. Io non so fare altro che lavorare con il mio gruppo, con il mio staff".

    SU ANGUISSA - "L'ho fatto esordire a Marsiglia, lo conosco bene ed è un po' il mio piccolo, anche se è una montagna. Sono contento di ritrovarlo, ha fatto un bel salto di qualità. L'ultima partita fatta insieme era la finale di Europa League, dopodiché è andato in Inghilterra, in Spagna. Qui ha dimostrato di essere un uomo molto importante, non solo in campo. È un altro Frank, sono contento di ritrovarlo. Sa che sarò ancora più esigente con lui e può migliorare ancora".

    CALCIO ITALIANO - "Nelle finali europee quest'anno ci sono state tre italiane, questo vuol dire che il calcio italiano è tornato ad alti livelli. Vogliamo portare in alto i colori del Napoli. Ho sposato il progetto sportivo qui, volevo solo essere sicuro che il presidente volesse vincere trofei. Il resto non è stato importante, non ho avuto bisogno di fare domande al presidente, anche perché sono nel calcio da tempo e potrebbe andar via un calciatore con un'offerta importante. Nessuno è insostituibile, ho fiducia del settore tecnico del Napoli e della sua cellula di mercato che lavora bene. Faremo di tutto per fare una bella squadra".

    CONFRONTI CON LA ROMA - "Voglio scoprire gli uomini dietro i giocatori. Non vedo l'ora di parlare con ognuno di loro, sapere anche su che tasto spingere per essergli vicino e motivarlo, conoscere i leader della squadra. Vedremo chi resterà, chi andrà via e come migliorare la squadra. Alla Roma bei ricordi, però è il passato. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare".

    SPALLETTI - "Sono stato sostituito da Spalletti a Roma e arrivo qui dopo di lui a Napoli".

    PUNTI DI FORZA - Ogni singolo che inizia è importante, tutti gli undici titolari. Il mio cuore è il centrocampo. Lobotka? Non parlo di singoli, ci sono giocatori forti che danno tanto però lui è un regista fantastico. Voglio trovare in questo reparto giocatori che facciano possesso palla e che difendano subito quando l'avversario la recupera. L'anno scorso nelle partite che ho visto ho notato undici giocatori che correvano. Ci sono superstar in giro che danno problemi nella compattezza, ma il bello di questo Napoli è che ognuno corre, con e senza palla".

    I TIFOSI - "Il cuore dei tifosi del Napoli oggi è orgoglioso e deve essere così. In passato ho giocato al Maradona da avversario ed è tosta, il tifo spinge parecchio. Speriamo che faremo divertire i nostri tifosi".

    CAMPIONI D'ITALIA - "Ho più benzina, più carica con il tricolore sul petto. Lo porteremo in giro per l'Italia. Il mio compito è dimostrare che saremo all'altezza".

    LO STAFF - "Nello staff ci sono elementi di qualità, ho lavorato anche con il match analyst a Roma. Porto con me tre assistenti. Lo staff oggi è molto importante. Faremo un bel lavoro, punteremo ai risultati".

    Altre Notizie