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    Napoli, falso in bilancio per De Laurentiis per il colpo Manolas. Il procuratore Figc Chiné ha ri-chiesto gli atti

    Napoli, falso in bilancio per De Laurentiis per il colpo Manolas. Il procuratore Figc Chiné ha ri-chiesto gli atti

    • Redazione CM
    Falso in bilancio in seguito alla compravendita di due giocatori. È questa l'accusa formulata nella giornata di ieri nei confronti del presidente del NapoliAurelio De Laurentiis, da parte della Procura della Repubblica di Roma che ha visto la chiusura delle indagini a suo carico e iniziate già da diverso tempo e che partirono dalla segnalazione delle autorità francesi in seguito alla maxi-operazione che portò in Italia dal Lille un allora giovanissimo Victor Osimhen. Per quell'operazione il numero uno azzurro fu prosciolto, ma l'indagine non si chiuse e oggi verte su altre due operazioni intrecciate che vedono come protagonisti Kostas Manolas e Amadou Diawara oltre che, ovviamente, la società As Roma.

    L'ACCUSA -
    Il problema evidenziato dalla Procura di Roma è legato alle cifre dell'operazione Manolas che arrivò a Napoli ufficialmente dietro il pagamento della clausola rescissoria da 36 milioni di euro. Solo dopo si concretizzò invece il passaggio inverso di Amadou Diawara dal Napoli alla Roma ed è proprio questo movimento inverso ad essere finito al centro delle accuse di irregolarità con atto già notificato a De Laurentiis, ad altre 5 persone e anche alla stessa Roma.

    LA PROCURA FIGC CHIEDE GLI ATTI - Il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, ha chiesto immediatamente gli atti alla Procura di Roma
    e attende di riceverli prima di decidere se procedere ad una nuova indagine federale. Sia il Napoli che De Laurentiis erano già stati deferiti l’1 aprile 2022 per il caso Osimhen, ma senza avere a disposizione gli atti della giustizia ordinaria che si giustificò dicendo che l'indagine era ancora in corso. Le due operazioni Manolas-Diawara rappresenterebbero per la procura Figc quindi un nuovo filone sul quale la Procura di Roma dovrà decidere quando e se trasmettere le carte alla Procura federale.

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