I convenevoli dureranno appena pochi secondi. Si manifesteranno col menù classico: sorrisi, cenni d’intesa, abbracci sinceri. Poi ognuno al proprio posto, com’è moralmente imposto dal calcio, lo sport dove tutto (s)corre veloce e non c’è troppo tempo per rilassarsi. Questa sera allo stadio San Paolo si rincontreranno vecchi amici, d’altronde tre anni ad Empoli sono difficili da cancellare. Dal 2012 al 2015 Maurizio Sarri ha condotto i toscani in Serie A e poi, prima del grande salto, ha conquistato una salvezza tranquilla grazie al (suo) bel gioco, lo stesso che ha convinto De Laurentiis a puntare su di lui per la sostituire di Rafa Benitez. Come si legge sul “Roma”, è stata empatia totale con molti dei calciatori che ritroverà questa sera: da Saponara a Maccarone, da Pucciarelli a Croce, passando per il difensore Barba, cercato lo scorso gennaio proprio dal Napoli.

Ed allora al San Paolo si farà sul serio, ad ognuno il proprio compito, rispettato alla lettera nella trionfale cavalcata segnata dall’avvento di Sarri. Dall’altra parte sarà ugualmente folta la lista di ex che dei consigli di Sarri continuano a giovare ancora oggi: Sepe, Tonelli, Hysaj e Zielinski hanno vestito la maglia dell’Empoli ed ora, da qualche anno o mese, fanno parte del Napoli grazie al loro (recente) passato toscano, tasselli di un mosaico d’estetica e perfezione incastrati saggiamente dall’allenatore che stasera, più di tutti, avrà validi motivi per emozionarsi sul serio.