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Napoli: ecco perchè Gabbiadini resta
Le parole dell'agente di Manolo Gabbiadini hanno certamente aperto un nuovo fronte polemico a Napoli dopo il rifiuto di Gonzalo Higuain all'ipotesi del prolungamento per un altro anno dell'attuale contratto, ma dal club azzurro trapela la forte volontà di far rientrare una questione certamente non accolta con grande entusiasmo, anche per spegnere sul nascere ipotetici scenari di mercato con l'Inter e non solo sulle tracce del ragazzo. La posizione della società del presidente De Laurentiis è molto chiara: dopo aver investito 12,5 milioni di euro solo il gennaio scorso e alla luce dei 20 gol siglati nell'ultima stagione, non esiste in alcun modo la volontà di cedere uno dei giovani attaccanti più promettenti del panorama nazionale.
MAL DI TURNOVER - Un classe 1991 che nel nuovo 4-3-1-2 ha la possibilità di consacrarsi, dopo essersi adeguato al ruolo di esterno destro con Benitez e aver comunque lasciato il segno in gran parte delle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Sarri lo immagina molto più vicino alla porta (anche perchè Gabbiadini è una punta), al fianco di Higuain, e la decisione dell'ex tecnico dell'Empoli di escluderlo dalla formazione titolare nelle ultime due sfide con Cittadella e Nizza è stata spiegata al calciatore e al suo entourage come una normalissima turnazione nell'ambito di una preparazione precampionato nella quale, tolto il Pipita, tutti gli attaccanti a disposizione sono stati schierati.
SPALLA DI HIGUAIN - Gabbiadini guarda con particolare attenzione e ansia alla stagione alle porte, perchè è quella che conduce all'Europeo di Francia e l'attaccante bergamasco vuole convincere anche Antonio Conte a regalargli una maglia in Nazionale. Solo un impegno costante col Napoli gli regalerebbe maggiori garanzie e lo stesso Napoli è consapevole di avere tra le mani un giocatore dall'immenso potenziale e che, se sfruttato nel modo migliore, può evitare che l'intero peso del reparto offensivo ricada sulle spalle del solo Higuain, l'uomo che più di altri ha fatto la differenza, nel bene e nel male, nelle ultime due annate.
MAL DI TURNOVER - Un classe 1991 che nel nuovo 4-3-1-2 ha la possibilità di consacrarsi, dopo essersi adeguato al ruolo di esterno destro con Benitez e aver comunque lasciato il segno in gran parte delle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Sarri lo immagina molto più vicino alla porta (anche perchè Gabbiadini è una punta), al fianco di Higuain, e la decisione dell'ex tecnico dell'Empoli di escluderlo dalla formazione titolare nelle ultime due sfide con Cittadella e Nizza è stata spiegata al calciatore e al suo entourage come una normalissima turnazione nell'ambito di una preparazione precampionato nella quale, tolto il Pipita, tutti gli attaccanti a disposizione sono stati schierati.
SPALLA DI HIGUAIN - Gabbiadini guarda con particolare attenzione e ansia alla stagione alle porte, perchè è quella che conduce all'Europeo di Francia e l'attaccante bergamasco vuole convincere anche Antonio Conte a regalargli una maglia in Nazionale. Solo un impegno costante col Napoli gli regalerebbe maggiori garanzie e lo stesso Napoli è consapevole di avere tra le mani un giocatore dall'immenso potenziale e che, se sfruttato nel modo migliore, può evitare che l'intero peso del reparto offensivo ricada sulle spalle del solo Higuain, l'uomo che più di altri ha fatto la differenza, nel bene e nel male, nelle ultime due annate.