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    Napoli, dov'è il vero Kvaratskhelia? Il lungo digiuno, l'impatto con Garcia e un rinnovo che non arriva

    Napoli, dov'è il vero Kvaratskhelia? Il lungo digiuno, l'impatto con Garcia e un rinnovo che non arriva

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    Il Napoli va alla sosta masticando amaro, dopo la prima sconfitta stagionale contro la Lazio tra le mura del Maradona. Diversi i punti sui quali dovranno riflettere Rudi Garcia e gli azzurri e tra questi uno in particolare ha preso l'attenzione di tifosi e addetti ai lavori: il momento di difficoltà di Khvicha Kvaratskhelia, uno dei simboli della squadra campione d'Italia con Spalletti. Solo pochi mesi fa un campione in grado di spaccare da solo le partite, ora quasi un giocatore 'normale' e dal quale si può provare a prescindere.

    IL DIGIUNO E L'IMPATTO CON GARCIA - Si legge anche così la sostituzione al 66' della sfida con la Lazio, Kvara che esce con il Napoli in svantaggio per fare spazio a Raspadori. Una mossa aspramente criticata da media e tifosi, che Garcia ha spiegato con le condizioni non brillanti del georgiano: "Ha iniziato benissimo, poi si è spento perdendo dei palloni pericolosi. Sapevamo che non aveva 90 minuti nelle gambe, sono contento perché ha dimostrato quanto può fare la differenza. E' stato sfortunato nella conclusione". Kvara non è al 100%, ma oltre a questo c'è un adattamento alle idee tattiche e alla filosofia di Garcia, diverse da quelle di Spalletti, che deve ancora maturare e su questo lavoreranno giocatore e allenatore. Intanto si allunga il digiuno di Khvicha, per il quale ormai il gol è un lontano ricordo: per trovare l'ultimo bisogna tornare al 19 marzo contro il Torino - su rigore -, otto giorni prima la perla contro l'Atalanta è l'ultima realizzata su azione. Da lì solo due assist, contro la Fiorentina lo scorso campionato e contro il Sassuolo la scorsa giornata, numeri che stridono con l'ottimo rendimento della stagione passata (12 gol e 13 assist in Serie A, ai quali aggiungere altre 2 reti e 4 passaggi vincenti per i compagni in Champions). 

    GRANA RINNOVO - Momento delicato in campo e fiducia da ricostruire, sfruttando la nazionale georgiana per ricaricare le pile fisiche e mentali, ma anche fuori dal rettangolo di gioco restano grane da risolvere. Il rinnovo infatti tarda ad arrivare, Kvaratskhelia si aspettava un prolungamento con ritocco dell'ingaggio (oggi 1,4 milioni di euro netti l'anno fino al 2027) come premio per la stagione e per non aver ascoltato le sirene del mercato estero: 5 milioni più uno di bonus, questa la richiesta dell'entourage del giocatore che ancora attende l'incontro con Aurelio De Laurentiis. Vertice che lo stesso presidente azzurro ha rimandato, nonostante la presenza al Maradona di Mamuka Jugeli, agente di Khvicha. Attesa per i gol e per il rinnovo, uno stallo che non porta benefici: il Napoli ha bisogno di ritrovare il vero Kvaratskhelia, il suo Kvaradona per dare l'assalto al bis scudetto e tornare a sognare anche in Champions League.

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