De Laurentiis lamenta una scarsa visibilità – motivo per cui ha detto di non assistere più dal vivo alle partite del Napoli – e non gradisce lo stadio semivuoto. Per questo motivo, l’idea è quella di ridurre la capienza nel nuovo impianto, dimezzandola. Ventimila posti, massimo trentamila, per garantirsi sempre un tutto esaurito. Niente pista d’atletica, con gli spettatori che possono avere una perfetta visuale del rettangolo di gioco e delle sedute più confortevoli. Uno stadio, ma che non sia soltanto questo: l’obiettivo è quello di metterlo al passo delle strutture dei top club.

Quindi, inserirvi ristoranti e parcheggi, risolvendo anche la piaga dell’abusivismo all’esterno del San Paolo. Una scelta che non ha ritrovato nella tifoseria l’accoglienza sperata. Specialmente da parte dei gruppi organizzati, che essendo i più assidui frequentatori dello stadio, hanno contestato a De Laurentiis sia l’onerosità dei biglietti sia l’idea di abbandonare Fuorigrotta. Intanto, nonostante il caro prezzi, i tagliandi venduti per Napoli-Benfica del 28 settembre, sono 22 mila; insomma, molti ma non troppi. Come si legge sul “Roma”, i 40 euro fissati dal presidente come costo minimo per assistere alla partita hanno fatto desistere in molti, che magari si accontenteranno di essere presenti alla gara di campionato con il Chievo di sabato prossimo, spendendo 15 euro in meno per un posto in curva.