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    Napoli, dall'ombra dell'esonero a Verona: Garcia risponde ma non basta una partita alla guarigione

    Napoli, dall'ombra dell'esonero a Verona: Garcia risponde ma non basta una partita alla guarigione

    • Giovanni Annunziata
    Il Napoli riparte da Verona, proprio da dove aveva iniziato lo scorso anno nella stagione dello storico terzo scudetto. Riparte anche Rudi Garcia, al centro delle polemiche nelle ultime settimane. Panchina traballante dopo risultati tutt'altro che soddisfacenti, poi la fiducia e ieri in conferenza stampa lo stesso francese è apparso infastidito e si è detto deluso dalle voci che lo vedevano molto vicino all'esonero. Così non è stato, De Laurentiis ora fa sentire presenza e sostegno, con la volontà di ritrovare la strada prima della gara contro la Fiorentina. Come ha sottolineato il ds Meluso nel prepartita di Verona, aggiungendo però un dettaglio non di poco conto: "Chi lavora nel calcio è sempre legato ai risultati".

    LA RISPOSTAL'unica strada, quindi, è quella della vittoria. Ha ricominciato in questo modo il Napoli, con un 3-1 convincente al Bentegodi. Tutti gli occhi erano puntati, inevitabilmente, su Garcia. La risposta c'è stata sul campo, proprio con il risultato. Ma anche grazie alla prestazione. E non era semplice, mancavano due pedine fondamentali come Anguissa e (soprattutto) Osimhen. 

    CHIAVE TATTICA - Un punto su cui l'allenatore del Napoli ha fatto forza da inizio stagione è l'importanza di tutta la rosa a disposizione. Ha valorizzato gli altri due attaccanti su cui può puntare. E oggi è ripartito proprio dalla scelta lì davanti. Assente Osimhen, ha rinunciato al centravanti fisico come Simeone decidendo di lanciare Raspadori per palleggiare di più e legare il gioco. Obiettivo centrato, gran partita dell'ex Sassuolo che ha sfornato un assist per Politano e non ha mai dato punti di riferimento. Una decisione che è andata anche oltre le aspettative, perché sembrava tutto pronto per vedere il Cholito dal primo minuto ed è stato pubblicizzato un po' ovunque per far parte dell'undici titolare.

    CONTINUITÀNon basterà una partita vinta per dichiararsi "guariti". Il Napoli ha un mese intenso davanti a sé, ancora cinque partite in cui dovrà collezionare punti su punti. Il prossimo step sarà la trasferta di Champions, tra tre giorni già in campo contro l'Union Berlino. Poi il momento di una verità, in campionato: settimana prossima al Maradona arriverà il Milan e in Serie A quest'anno, quando il livello qualitativo dell'avversario si è alzato, la squadra di Garcia è sempre andata in difficoltà (Lazio e Fiorentina insegnano). La parola d'ordine sarà "continuità", nel frattempo le risposte da Verona sono arrivate. 

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