Napoli, Conte: "Mercato? Mi aspettavo di meglio, tamponiamo e prepariamoci a soffrire. Scudetto è fumo negli occhi!"
- 233
L'esordio.
"È più di un mese che stiamo lavorando con i ragazzi e mi soddisfa il tutto perché ho trovato calciatori che si mettono a disposizione e vogliono crescere".
Soddisfatto per il lavoro sul mercato?
"Sapete benissimo che è una situazione molto complicata. E dispiace, perché è una situazione bloccata, complicata. Non posso dire altro".
Il mantra del suo Napoli.
"Il nostro mantra dovrà essere dare il 200%. Si dovrà andare oltre i nostri limiti, tutti. È un momento molto critico per il Napoli. Il presidente ha parlato di ricostruzione all'inizio, io ho fatto le mie valutazioni e gli do ragione perché bisogna ripartire dalle fondamenta. Una rosa che mette sul mercato 10-12 giocatori significa che c'è una ricostruzione in atto. E come tutte le ricostruzioni ci vuole tanta pazienza e umiltà da pare di tutti, dell'ambiente stesso. Bisogna capire il momento. Il mantra dovrà essere 'diamo più di quello che possiamo', perché quando riparti da una ricostruzione quasi totale c'è bisogno che ogni singolo elemento, dall'allenatore ai magazzinieri e ai giocatori, si capisce che bisogna dare molto più degli anni passati. I tifosi devono capire che è un momento complicato per il Napoli e stringersi nelle difficoltà".
Osimhen-Lukaku, che finale si immagina?
"Non parlo di giocatori che non fanno parte del Napoli. Di Osimhen sapete che ho trovato una situazione in essere e il club la affronterà in maniera esclusiva con il calciatore. Non sono entrato in questa situazione".
Gli allenamenti di Conte.
"Quando parlo di ricostruzione parlo delle fondamenta, della rosa. Una volta fatto questo, lavori con i ragazzi e cerchi di migliorarli sotto ogni punto di vista perché il successo passa da qui. Gli allenamenti sono per me molto normali. Chi non è abituato all'inizio fa fatica ma per me l'alta intensità durante la sessione è importante, te la porti in partita. Se il giocatore si abitua in allenamento anche in partita sarà più semplice".
Napoli in griglia all'ottavo posto. Cosa ne pensa?
"Sono statistiche che vengono fatte tenendo conto di alcuni parametri. In primis quelli dell'anno scorso e vedendo giocatori andati via è stato semplice stilare la classifica e dire che il Napoli potrebbe finire all'ottavo posto. I parametri cambiano di anno in anno, così come le performance. Dobbiamo avere come monito il decimo posto dell'anno scorso, sapendo che non è frutto di un caso. Occhio, perché la classifica parla chiaro. Così come il distacco avuto dalle altre squadre. Chi pensa sia solo sfortuna è lontano dalla verità".
A che punto siamo della ricostruzione?
"All'inizio (ride, ndr). Sto lavorando solo da un mese per iniziare questa ricostruzione. Oggi, come ho detto altre volte, dire cose e fare pronostici non mi riesce. Siamo in un'annata in cui dovremo prepararci a soffrire, tutti insieme e compatti. Dovremo dare il massimo, che oggi non so quale possa essere. Lavoriamo, concentriamoci e usciamo dal campo con la maglia sudata, come vogliono i tifosi. Mai come quest'anno ne abbiamo tutti bisogno di dare più del massimo. Io per primo".
Come sta Buongiorno?
"Ha avuto una distorsione alla caviglia giovedì. Faremo le opportune valutazioni, è migliorato tanto, vedremo".
In che ruolo vedremo Di Lorenzo?
"È talmente intelligente che si può utilizzare in tutte e due le posizioni".
Cosa si aspettava da questo Napoli?
"Mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato, mi aspettavo sorprese positive. Però ho avuto difficoltà a trovarle. Mi aspettavo di meglio, però siamo qui per lavorare, per fare valutazioni con direttore e club. In maniera obiettiva e razionale, sapendo che non si può fare tutto e subito. Però arrivare in questa situazione... Vedo le altre squadre, che hanno situazioni consolidate. Aggiungono pezzi importanti sul mercato, non perdono granché. Non dico che siamo all'anno zero ma ci siamo vicini. Non mi spaventa assolutamente, ma è meglio essere chiari. Chiedo grande unità e compattezza, è nelle difficoltà che dobbiamo essere uniti per riportare il Napoli a essere competitivo. Se ci vorranno 6 mesi, 1 anno, 2 o 3 non so dirlo. So che incontreremo grosse difficoltà, dovremo essere preparati senza fasciarci la testa. Dovremo essere più cazzuti. Similitudine con la Juve? Non c'è. Qui c'è il tranello grosso di due anni fa, che confonde le idee e butta tanto fumo negli occhi della gente. Poi c'è la realtà dei fatti che è totalmente diversa. Voglio ci sia la similitudine nella volontà di tirare fuori la testa dall'acqua".
Quanti giocatori e in quali ruoli bisognerà intervenire sul mercato?
"Dobbiamo viaggiare su determinati parametri, quello del costo, dell'ingaggio e convincere i giocatori a venire a Napoli senza coppe. Un handicap notevole questo qui. Dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni per tamponare, non possiamo pensare di fare tutto in un anno, in una sola sessione di mercato. Sono troppe le cose da fare. Mi rendo conto che con le uscite che stiamo facendo non stiamo facendo cassa, sono solo prestiti. C'è una situazione bloccata che dovrebbe o doveva portare degli introiti importanti. Vi sto esortando a capire la situazione. Questo non significa che sia passato l'entusiasmo, anzi sono ancora più incazzato di prima. Dico a livello di cazzutaggine. Cerco di trasmettere questo mio pensiero ai ragazzi, a chi lavora con me, a chi è attorno. Poi il club lavorerà sul mercato, se vorrà implementare il mercato bene. Altrimenti abbiamo ragazzi giovani come Iaccarino e Saco e lavoreremo con loro".
Giocare con la doppia punta può essere una soluzione?
"Vi chiedo umilmente di non andare sui discorsi tattici. Perché se pensiamo a quello significa che non abbiamo capito niente. Fateci lavorare sotto tutti i punti di vista. Stiamo lavorando su determinate cose. Ancora ricordo l'anno scorso, il famoso 4-3-3 che ha portato al decimo posto. Oggi non andiamo a vedere l'ultimo dei problemi".
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui