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  • Napoli, Conte: "Dilemma Neres-Kvaratskhelia, Lobotka meno grave del previsto. C'è troppa esaltazione"

    Napoli, Conte: "Dilemma Neres-Kvaratskhelia, Lobotka meno grave del previsto. C'è troppa esaltazione"

    Dopo la sosta riparte il campionato per tutti e anche per il Napoli, che domenica sarà in campo al Castellani nel lunch match di Empoli. Gli azzurri ci arrivano da capolista, in testa alla classifica e con la voglia di mantenere questo vantaggio sulle inseguitrici. In conferenza stampa, due giorni prima del match, parla Antonio Conte dalla sala stampa dell'SSC Napoli Training Center di Castel Volturno. Ecco le sue dichiarazioni:

    LAVORI IN CORSO - "Siamo con il cartello lavori in corso. Non potrebbe essere in modo diverso, altrimenti si sottovaluterebbe il lavoro e il percorso di ricostruzione che è in atto per il Napoli. Stiamo lavorando tanto e bene e c'è la soddisfazione di avere un bel gruppo di ragazzi. Bisogna seguire la via e ho ragazzi disponibili che vogliono intraprendere questo percorso. Nei momenti di difficoltà dovremo essere forti e continuare a seguirlo. Quando le cose vanno bene è tutto facile, tutto bello. Ma so benissimo che ci saranno momenti complicati e bisognerà essere forti di testa, di cuore, di persona".

    ESALTAZIONE, LOBOTKA E GILMOUR - "Ho sentito troppa esaltazione in questa sosta. Per fortuna torniamo a giocare. L'esaltazione è stata esagerata, sono passate solo 7 giornate. Ci fa piacere ricominciare a giocare il campionato in quella posizione di classifica. Ma sappiamo benissimo che è corta, in 4 punti c'è racchiusa la zona Champions ed Europa League. Dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera. La sosta ci ha portato qualche intoppo, Lobotka è tornato con un problema al flessore. Non gravissimo ma dovremo affrontarlo e si dovrà fare un recupero. Dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, ma allo stesso tempo sarà l'occasione per vedere Gilmour. L'ho detto più volte che era quello che stavo penalizzando di più ma con Lobo davanti era complicato. Ho sempre detto che per costruire squadre forti, durature e ambiziosi, dovremo essere bravi in questi tre anni a riempire le caselle di un doppio titolare per ruolo. Abbiamo iniziato a farlo. Dietro a Lobo c'è un giocatore sicuramente forte. Dispiace per Lobo, speriamo che recuperi quanto prima. Fiducia a Gilmour, abbiamo fiducia in lui".
     
     


    L'EMPOLI - "È una squadra difficile da affrontare l'Empoli, molto ben organizzata e con calciatori interessanti. Il presidente Corsi è lungimirante, sta da tanto nel calcio. Ha creato qualcosa di sostenibile e crea difficoltà agli avversari. Storicamente so che quello di Empoli è un campo difficile. La storia va rispettata ma va anche riscritta. Sarà complicato per la forza dell'avversario, perché hanno un allenatore bravo, un amico e una brava persona. Dovremo fare tanta attenzione, essere organizzati e avere ancora più spirito di sacrificio di loro".

    CICLO VERITÀ - "Prossime 5 partite il ciclo verità? Chi mi conosce sa benissimo che non guardo mai oltre la prima partita, cerco di trasmetterlo a chi lavora con me. non solo ai calciatori. La prossima partita è contro l'Empoli, che sta mettendo tutti in difficoltà e dovremo fare attenzione. Chi guarda in maniera distaccata, dall'esterno, è molto più superficiale, più leggero nel dire che le prossime due sulla carta sono alla portata del Napoli e poi altre tre saranno più impegnative. Ogni partita va giocata e dico ai ragazzi che la prossima è la partita della vita. C'è un campo di gioco verde, avversari contro, dei tifosi e dobbiamo dimostrare in quella domenica di meritare i tre punti. Dopodiché ci concentriamo su quella dopo e provo a trasmetterlo ai calciatori. Sarebbe sciocco vedere a lungo termine. Concentriamoci di partita in partita. Sono state tutte difficili, le abbiamo affrontate, una persa e una pareggiata. Con l'Empoli sarà la partita della vita, vogliamo concentrarci su quella e poi penseremo alla prossima".

    PRESSIONI POSITIVE - "Vivo la pressione come una responsabilità, è fuori dubbio. Ma io ne ho una precisa, di riportare il Napoli a costruire una squadra solida, che possa avere ogni anno l'ambizione di lottare per qualcosa di importante. Io sento questa pressione. Poi capisco benissimo che quando ti scoprono sotto gli occhiali quando giri la città ti chiedono 'Mister vinciamo lo scudetto'. Io rispondo 'Pazienza', perché con la pazienza si costruiscono le vittorie. Mi sento di garantire la responsabilità di costruire qualcosa che duri nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo di voler rendere orgogliosi i nostri tifosi".

    IL SACRIFICIO - "Le squadre vincenti devono essere camaleontiche, riuscendo a capire la giornata. CI sono giornate no e in queste devi essere bravo a gestire la situazione. Per questo parlo di percorso, perché dovremo essere più bravi a capire quando le partite saranno in salita. Dovremo essere bravi e pronti a soffrire come domenica, perché chi non è pronto a soffrire non sarà un vincente domani e mai. La sofferenza ti rende più forte, la resilienza di affrontare la difficoltà ti rende più forte nell'affrontare il cammino in discesa. Quello che non tollererò sarà lo spirito di sacrificio inferiore rispetto a quello loro".

    OLIVERA - "È rientrato oggi Olivera, ha fatto un primo allenamento con noi ed era un po' affaticato. Sappiamo quando parte e non sappiamo quando ritorna, prende tre aerei per tornare. Ha fatto tutto l'allenamento ma è un po' affaticato, perché ha giocato e perché ha viaggiato tanto. Abbiamo domani per valutare ma abbiamo anche alternative valide".

    GILMOUR - "Alleno tutti i ragazzi, sia nella fase di possesso che non possesso. Non ci troviamo impreparati. Billy sa cosa deve fare, a livello calcistico cambia poco. Soprattutto perché ha caratteristiche molto simili a Lobotka. Non ci fosse stato lui in rosa sarebbe stato difficile, perché avremmo avuto meno qualità e personalità nel giocare la palla. Cerchiamo di costruire una squadra forte e la priorità era trovare un sostituto di Lobo e con Gilmour siamo stati bravi e fortunati. Il ragazzo è voluto venire e siamo contenti. Non cambierà niente nell'organizzazione".

    NERES - "A un mese di distanza dalle due soste vedere oggi Neres mi rendo conto che è un altro giocatore. Un po' come Lukaku. Oggi Neres mi mette in difficoltà, non lo nego. Vedendo alcune situazioni oggi il dilemma è con Kvaratskhelia, per una questione di caratteristiche, di qualità offensive, predisposizione al sacrificio da fare anche senza palla. Oggi rispetto a un mese fa Neres mi fa sentire più forte e so che oggi sarebbe pronto per giocare dal primo minuto. Creare queste situazioni dovrà essere il nostro obiettivo in futuro. Abbiamo appena iniziato la ricostruzione e l'obiettivo è incrementare una sana competizione all'interno del gruppo, dove tutti sanno che dietro c'è qualcuno che spinge e se ho un po' di mal di pancia un altro è pronto per giocare al mio posto. Dobbiamo fare così per diventare il Napoli capace di dare fastidio alle solite note. Ho preso questo impegno con De Laurentiis e Napoli".

    MERET - "Meret è prossimo al rientro ma c'erano troppi rischi per la partita di Empoli. Non vedo il motivo di rischiare, Caprile sta facendo bene e dimostra di essere un portiere su cui far affidamento. Sicuramente sarà pronto per la partita contro il Lecce". 

    LUKAKU - "Lukaku sente grandissima responsabilità, forse fin troppa. Da quando è arrivato è molto concentrato e focalizzato. Ogni tanto gli dico 'Fai quello che sai fare', perché sposta gli equilibri comunque. Ora inizia a star bene fisicamente e mentalmente, deve avere la testa libera e deve lasciare la responsabilità a me facendo ciò che sa fare meglio, con gol, assist e il suo solito altruismo. Lui, Di Lorenzo, i più vecchietti devono prendersi la responsabilità di essere leader. Sta bene, è importante per tutti noi".

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