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    Napoli: ciò che Benitez ha rotto, Sarri ha sistemato

    Napoli: ciò che Benitez ha rotto, Sarri ha sistemato

    Tra le esultanze e la bella festa del dopo Napoli-Fiorentina, tra qualche tifosi serpeggiava anche qualche interrogativo. Sarà che questa squadra sembra perfino troppo bella per essere vera, eppure in tanti si sono chiesti: “Chissà come sarebbe finita con Benitez in panchina”. Un interrogativo che non è strumentale, né tantomeno polemico.

    QUANTE RINASCITE - Una riflessione dettata dalla curiosità, ma anche da un interrogativo fondato su basi oggettive. In questo periodo Sarri ha riparato ai difetti più gravi che caratterizzavano il Napoli di Benitez. Su tutto la difesa, che era diventata, ormai una sorta di barzelletta. La media di due gol incassati a partita e adire la verità anche Sarri era partito piuttosto maluccio. Poi la svolta tattica e un reparto che oggi ha preso soltanto due rete in sette partite, Europa League inclusa. Eppure i giocatori sono sempre rimasti gli stessi. Il problema non si è risolto attraverso il mercato, ma con una soluzione diversa. Vero che è tornato Reina, e non è certo poco, ma Sarri ha trasformato un reparto traballante in un esempio di efficienza. Grazie al solito Albiol, che non è mai uscito dai titolari e giocando ha trovato di nuovo sicurezza e affidabilità. Ma soprattutto impressiona l’esplosione di Koulibaly, semplicemente incontenibile per irruenza fisica e personalità. Vero che anche nella scorsa stagione era partito forte, ma stavolta il giovane difensore francese sembra un altro giocatore. Cosa è cambiato? Sarri ha dato coraggio e fiducia alla coppia di centrali, che Benitez fu costretto a smontare perché Koulibaly e Albiol assieme non rendevano.

    L'ALLENATORE DELLA MENTE - E ci mette il suo anche Hysaj, che partita dopo partita si dimostra padrone della fascia destra. Una grandissima crescita. Eppure dall’altro lato c’è un altro volto conosciuto. Faouzi Ghoulam era giocatore dalle grandi potenzialità ma che non aveva convinto a pieno. Adesso è diventata una sicurezza, facendo bene le due fasi. E salendo di reparto si vede come Jorginho, accantonato quasi subito da Benitez, è diventato titolare inamovibile e dal rendimento in costante crescita. Anche un certo Hamsik ha ritrovato il sorriso e la sicurezza, cose che sembravano, ormai, perse. Felice di giocare di nuovo nel suo ruolo dopo due anni, quel posto da mezz’ala che gli consente di aiutare i compagni e di essere incisivo in attacco. La sua spinta è stata decisiva per decidere la gara contro la Fiorentina. Con Benitez si è parlato due anni della sua posizione e del suo ruolo... e poi ci sono Insigne e Higuain: il primo era relegato a posizione quasi da terzino per fare gioco passivo. Anche Zeman criticò l’allenatore spagnolo, che ovviamente non ascoltò i consigli. E per Higuain, invece, parla il padre: domenica era al San Paolo e ai tifosi in tribuna ha detto. «Non lo vedevo così felice da tempo. Devo dire la verità, ha ritrovato il sorriso grazie a Sarri». Indizi sufficienti per capire come il nuovo allenatore abbia rilanciato il Napoli.

    Giovanni Scotto

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