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    Napoli, tutti i numeri del flop Garcia

    Napoli, tutti i numeri del flop Garcia

    • GS
    C’era una volta il Napoli campione d’Italia. Il giocattolo perfetto costruito da Luciano Spalletti, nel corso della scorsa stagione, che ha trascinato i partenopei sulla vetta più alta del calcio italiano, si è dissolto come neve al sole. I partenopei cadono clamorosamente sotto i colpi della formazione di Andreazzoli, portato al successo dalla magia di Kovalenko. La pioggia caduta dal cielo sul Maradona è la perfetta metafora del momento che si sta vivendo in casa Napoli. I copiosi fischi e le contestazioni dei tifosi non fanno altro che aumentare il rammarico verso una squadra che, dall’addio del CT della Nazionale, sembra aver perso quello smalto, quell’entusiasmo che aveva reso Napoli grande, 30 anni dopo l’ultima volta. È chiaro come la furia di sostenitori e presidenza non si possa che abbattere su Garcia, colpevole numero uno e indiziato principale ad abbondare la nave azzurra. Sono vari i capi d’imputazione verso il tecnico del Napoli (dalle scelte tecnico-tattiche, alla gestione dei giocatori, al rapporto con gli stessi) ma, come sempre, nel calcio, ciò che realmente conta è il risultato. Risultati che, in casa azzurra, non sono arrivati.

    I NUMERI DEL FALLIMENTO – La sconfitta arrivata in casa contro l’Empoli è la quarta stagionale, la terza solamente in campionato (oltre ai toscani, è mancato il successo anche contro Lazio e Fiorentina). La preoccupazione maggiore di Aurelio De Laurentiis è che tutti questi insuccessi siano arrivati proprio tra le mura casalinghe, dove l’anno scorso solo Lazio e Milan erano riuscite a portare a casa il bottino pieno. E pensare che l’ex tecnico della Roma, nel post partita con l’Union Berlino, aveva individuato proprio in questa partita l’occasione per tornare a trionfare: “Domenica finirà questa statistica negativa che ci vede non vincere in casa”. Il confronto, proseguendo, con il suo predecessore è per Garcia allarmante: all’11 novembre, il Napoli ha complessivamente (tra tutte le competizioni) perso lo stesso numero di sfide che in tutto lo scorso campionato (4). Un tabù che non è stato spezzato. Ma non finisce qui perché la crisi del Napoli è confermata da un altro dato: la compagine campione d’Italia ha perso tre delle ultime cinque partite interne, ovvero quante ne aveva perse nelle precedenti venticinque. Sotto la lente d’ingrandimento, nel confronto con Spalletti, ci finisce anche la retroguardia difensiva che, a questo punto della stagione, ha preso più reti rispetto al 2022/23 (13 contro 12) e la produzione offensiva della squadra di Garcia: 37 i gol del Napoli al 12 novembre 2022, contro i soli 24 di quest’oggi. Tutti dati che riflettono anche la differenza di punti in classifica tra le due annate: Serie A ‘22/’23 dominata con 41 punti, senza alcuna sconfitta, a differenza della corrente stagione, in cui i partenopei sono fermi a 21, ben 20 punti in meno rispetto a un anno fa. E, in questi freddi numeri, è mancato anche il calore del pubblico: la media è scesa dai 46mila al Maradona a 37mila. Dati, statistiche: all’interno della crisi di Garcia c’è molto di più. Ma ci sarà tempo per rimediare? Stando a quanto risulta a Calciomercato.com, ormai è troppo tardi. 

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