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Napoli, Calzona: 'Dobbiamo finire con dignità, altrimenti sarà un fallimento. Champions? È lontana...'
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CONTESTAZIONE E JUAN JESUS - "Quando perdi in casa, per 3-0, fa male. I tifosi non ci avevano mai contestato e dobbiamo sopportare anche la contestazione. La situazione Juan Jesus non ha condizionato il rendimento della squadra".
INVOLUZIONE - "Ci manca solidità. Siamo una squadra fragile quando non abbiamo la palla, è il problema più grosso. Non stiamo giocando da squadra, non riusciamo a fare reparto. Spesso rincorriamo e non va assolutamente bene. Con l'Inter molto più solidi, oggi me l'aspettavo più solidità ma non è accaduto e diventa difficile se non sei solido".
SENZA ENTUSIASMO? - "Non mi è sembrato non avessimo entusiasmo. Fino alla fine, nella confusione totale, abbiamo provato a recuperare la partita. Chi non ha entusiasmo non crea. Come successo a Barcellona, appena si cambia modulo, si diventa una squadra normale. Si riesce a creare solo per casualità e non per organizzazione. Abbiamo provato a stare in partita fino all'ultimo, ripeto, nella confusione".
NAZIONALE E NAPOLI - "Allenare una nazionale e un club contemporaneamente si può fare solo in momenti del genere che non ci sono gare ufficiali. Durante la sosta si lavora solo sul lato fisico perché restano pochi giocatori. Difficile fare tattica nel periodo della sosta. Quindi ti concentri per fargli mantenere una condizione fisica accettabile".
EUROPA - "La Champions è più lontana, bisogna essere onesti. Per le altre competizioni siamo ancora in gioco ma bisogna vincere, essere solidi e coordinati. Cosa che facciamo troppo poco durante la partita".
UMORE - "Dobbiamo trovare la forza mentale. Se non tiriamo fuori l'orgoglio abbiamo fallito, serve rispetto per la città. Penso ce l'abbiano i giocatori. Dobbiamo fare di più, dobbiamo finire in modo dignitoso. Sarebbe un fallimento altrimenti".