Napoli, vi sveliamo il 'bluff' di Sarri
Gli interrogativi sulla sconfitta del Napoli non mancano. Si rincorrono portando poche certezze. Ma alla fine dei conti, il fiato c’è. Lo dimostra la rincorsa disperata al Bologna e quel pareggio che non è arrivato, ma che poteva giungere. Magari con qualche altro minuto a disposizione da giocare. Eppure il Napoli è in difficoltà. Lo si è visto negli ultimi minuti contro l’Inter (e lì furono loro a sfiorare il pareggio in extremis) e in generale nella partita contro il Bologna.
PROBLEMA NELLA TESTA - Ma guai a cadere nella trappola del “calo fisico”. Di fisico c’è ben poco: il problema è nella testa. Lo ha spiegato lo stesso Sarri: “Avremo condizione fisica fin quando ci sarà quella mentale”. E il parallelo è presto fatto. Fin quando la testa dice alle gambe di spingere, va bene. Ma quando è la testa che non ne ha più le cose cambiano: le gambe non rispondono, i movimenti di squadra diventano più lenti, talvolta confusionari. È quello che è successo a Bologna. Per questo Sarri ha cambiato un po’ tutti, limitatamente alle tre sostituzioni a disposizione: Maggio per Hysaj, Mertens per Callejon e David Lopez per Allan. Giusto un cambio per reparto, cosa neanche casuale. Un segno chiaro che Sarri sta incominciando a “scavare” dalla panchina. Qualcosa va rivisto, perché le energie stanno calando. Il Napoli visto a Bologna, salvo la reazione rabbiosa con Higuain protagonista, non era più lo stesso: Hamsik ha giocato ben 1467 minuti. Dietro di lui c’è Koulibaly con 1449.
Giovanni Scotto
QUANTI MINUTI GIOCATI - Non scherza Hysaj, con i suoi 1437 minuti trascorsi in campo. Non ha segnato neanche un gol, ma Callejon ha corso come un dannato totalizzando 1356 minuti dietro al pallone. Ghoulam invece è a 1373 giri di lancette. Tanti, tantissimi, soprattutto se si pensa che di mezzo ci sono stati gli impegni delle nazionali. Chi è tra più freschi dell’undici titolare del Napoli? L’amara verità è che nessuno, probabilmente, lo è. Jorginho caso esemplare, girato e rigirato dal giovanissimo Diawara. E anche in difesa qualcosa non ha funzionato. Il discorso non c’entra nulla con l’Europa League. Lì un turn over possibilmente totale (undici su undici) è obbligatorio. Ma forse già con la Roma sarebbe il caso di inventarsi almeno una o due novità per ridare slancio a questo Napoli in affanno.