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  • Napoli, attacco e difesa 'capovolti': il gap con l’Inter e la doppia missione di Conte per lo Scudetto

    Napoli, attacco e difesa 'capovolti': il gap con l’Inter e la doppia missione di Conte per lo Scudetto

    • Alessandro De Felice
    Il Napoli sta vivendo una fase di trasformazione nel suo rendimento in campionato. Se da un lato l’attacco ha mostrato segnali di crescita, dall’altro la tenuta difensiva ha iniziato a vacillare. Questo doppio volto della squadra di Antonio Conte ha inciso sulla continuità dei risultati, in una lotta Scudetto che si fa sempre più serrata, con l’inseguimento all’Inter capolista che prosegue. A nove giornate dalla fine della stagione, il tecnico deve lavorare su due fronti: consolidare l’efficacia offensiva senza perdere la solidità difensiva che aveva caratterizzato la prima parte del torneo. E la sfida con il Milan al Maradona rappresenta già il banco di prova ideale per testare la crescita dei partenopei dopo la sosta per le nazionali e il lavoro svolto nel Napoli Training Center di Castel Volturno.

    DIFESA TOP - Nella prima metà della stagione, il Napoli ha mantenuto un rendimento difensivo di alto livello, riuscendo a concludere ben nove partite senza subire goal nelle prime 15 giornate. La squadra ha conquistato 32 punti grazie a dieci vittorie, due pareggi e tre sconfitte, mettendo a segno 21 reti con una media di 1,4 a partita e subendone soltanto 10 (media di 0,66 a gara). Nonostante alcuni inciampi pesanti, come le sconfitte per 3-0 contro il Verona e l’Atalanta, la retroguardia ha rappresentato un punto di forza fondamentale per il rendimento complessivo della squadra di Conte.

    TENDENZA INVERTITA - Il quadro è cambiato radicalmente nella seconda parte del campionato. Dalla sedicesima alla ventinovesima giornata, il Napoli ha raccolto 29 punti, frutto di otto vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta, ma con numeri che evidenziano un calo nella fase difensiva. Sebbene l’attacco abbia incrementato la media realizzativa, passando da 1,4 a 1,7 goal per partita con 24 reti segnate in 14 gare, la difesa ha subito un peggioramento evidente: il numero di goal incassati è salito a 13, con una media di 0,93 reti subite a partita. Inoltre, i clean sheet sono drasticamente calati: solo quattro nelle ultime quattordici partite, con un digiuno di otto giornate interrotto solo dallo 0-0 contro il Venezia prima della sosta.

    GAP GOAL - Questo cambiamento ha reso evidente quanto la solidità difensiva fosse il vero punto di forza del Napoli di Conte. La squadra ha sempre mostrato una propensione offensiva inferiore rispetto ad altre concorrenti, come l’Inter e l’Atalanta, ma aveva compensato con un’organizzazione difensiva impeccabile. Il crollo della tenuta nella seconda parte della stagione ha messo in luce le difficoltà di una squadra che non può permettersi di basarsi solo sulla crescita del reparto avanzato. Nonostante l’incremento nella produzione offensiva, il Napoli continua a mostrare una minor incisività rispetto alle rivali per lo scudetto, con l’Inter che ha realizzato ben 20 reti in più (65 rispetto alle 45 dei partenopei) e l’Atalanta 18 goal (63) in più della squadra di Conte.

    DOPPIA MISSIONE - Con il campionato che entra nella sua fase decisiva, la strada per il Napoli è chiara: ritrovare la solidità difensiva che aveva caratterizzato la prima parte della stagione e rendere più efficace la finalizzazione. L’equilibrio è la chiave per poter ancora ambire allo Scudetto e ridurre il gap con l’Inter. Antonio Conte è chiamato a una doppia missione: migliorare il rendimento dell’attacco senza compromettere la stabilità difensiva. Solo così il Napoli potrà sperare di restare in corsa fino alla fine.

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    Conte sta benissimo a Napoli, è amato dalla gente che riempie lo stadio tutte le domeniche, viene...

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