Getty Images

Napoli, Ancelotti: 'L'esonero fa parte del lavoro. Futuro? Ho una clausola...'
Per un allenatore è più difficile raggiungere l'obiettivo se viene messo in discussione?
"No, anche perché non c'è mai una certezza matematica. L'allenatore è sempre l'ultimo a sapere, si vive sempre nel dubbio. Per quello che mi riguarda, l'esonero fa parte del lavoro: per noi tecnici conta solo ed esclusivamente il risultato, diventa difficile programmare nel tempo. Lo sappiamo e siamo pagati anche per questo. Ho sofferto molto di più l'esonero a Parma, ad esempio, ma ora sono abituato".
Il suo futuro?
"Ho una clausola fino al 30 maggio, speriamo il Napoli la eserciti. Io sono legato agli azzurri per altri due anni e sono contento".
Dove può migliorare questa squadra?
"Non mi va di parlare di individualità. Sicuramente dobbiamo migliorare nella pressione offensiva, anche a costo di rischiare l'uno contro uno dietro. Dobbiamo aumentare l'intensità, stasera contro l'Inter abbiamo fatto bene. Secondo me il calcio italiano non deve perdere le proprie peculiarità sotto l'aspetto tattico, per avere intensità bisogna avere molti ribaltamenti ed è più semplice trovarli lontano dall'Italia, qui ci sono grandi difese".