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Nainggolan, Strootman e Spalletti alla resa dei conti con Pjanic
LE FRECCIATE DI STROOTMAN E SPALLETTI - Una volta assorbita la fuga di Pjanic, a scagliarsi contro il bosniaco fu Kevin Strootman. Durante il ritiro estivo di Pinzolo, a una domanda di un giornalista su una Juventus sempre più forte con gli arrivi di Dani Alves, Benatia e Pjanic (Higuain era ancora una suggestione estiva), l'olandese fermò addirittura la domanda: "Pjanic chi?", chiese con un tono tra il divertito e l'arrabbiato. "Io non andrei mai alla Juventus", aggiunse. Altro giro, altro attacco. E' il 19 agosto quando Luciano Spalletti, dopo il buon pareggio di Oporto e alla vigilia dell'esordio in campionato, spara a zero su Pjanic. "Con il Porto ho capito che questa squadra è pronta, il gruppo più forte della mia carriera. Abbiamo Strootman, che è più forte di Pjanic. Abbiamo Paredes, che è più forte di Pjanic. Siamo a posto, non ci manca nulla a centrocampo". Un pensiero poi ribadito meno di un mese fa: "La mia squadra è migliore di Pjanic. Tutta, compresi i magazzinieri. Non ce l'ho con lui, ma alleno la Roma e tutti quelli che giocano qui sono migliori di lui".
EDIN DZEKO - Chi non porta rancore è Edin Dzeko, arrivato in giallorosso proprio grazie all'opera di convincimento del suo amico e compagno di nazionale. Edin con Pjanic in giallorosso non ha visto i suoi giorni migliori, ma adesso, con il centrocampista a Torino, sta facendo ricredere tutti i suoi detrattori. Dopo il gol dell'anno scorso alla seconda giornata che aveva illuso lui e i tanti tifosi giallorossi che erano andati ad abbracciarlo al suo arrivo a Fiumicino, il capocannoniere della Serie A sogna un gol allo Stadium per avvicinarsi alla vetta. Ora la Roma è lì, a quattro punti dalla Juventus e con uno scontro diretto che, se vinto, metterebbe i giallorossi in rampa di lancio per l'eventuale sorpasso. Nainggolan, Strootman e Spalletti contro Pjanic. Dopo tante parole, tocca al campo.