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Romamania: una vittoria da grande. Ma per lo scudetto ne serve un'altra...
Con Spalletti costretto a mettere in campo sempre il solito undici - la squadra è decimata dagli infortuni - e con una difesa che è l'unica che non soffre l'infermeria, la squadra sta trovando la sua quadratura. I finti tre dietro che poi diventano quattro con uno dei due esterni bloccato sarà con ogni probabilità la scelta tattica del tecnico toscano in quel di Torino.
Una linea a tre con con Manolas-Fazio-Vermaelen (o Juan Jesus se il belga non dovesse essere in condizione) e Ruediger a destra pronto a trasformarla in una linea a quattro seppur con maggiore libertà di spinta.
Cambia la Roma quindi, non per sua volontà ma per conseguenza degli infortuni che si stanno accanendo sulla squadra giallorossa, rinunciando in parte alla sua trazione offensiva e pensando a non prenderle. Quello contro la Juventus sarà il vero esame di maturità per gli uomini di Spalletti. Un esame complicatissimo, che negli scorsi anni è sempre stato steccato. Uscire indenni dallo Stadium sarebbe il salto di qualità definitivo di una squadra troppo spesso bella e incompiuta.