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Nainggolan: 'Scudetto? Dico Inter, che errore lasciare Roma. Ho avvertito Lukaku sull'addio all'Inter, ma lui...'
COSì COME SONO - "Ho avuto una carriera importante, ma a livello umano ho sempre vissuto come una persona normale. Ad alcuni potrebbe sembrare arrogante e ad altri onesto, mentre ad alcuni posso star simpatico e ad altri stare sul ca**o per i soldi che ho guadagnato, perché mi piacciono le belle macchine e i bei vestiti, ma purtroppo in molti si limitano alle apparenze".
IL VIDEO DI CAPODANNO - "E non ho mai saltato neanche un allenamento. Poi per quanto riguarda alcuni video si tratta di ca**ate di percorso. Gli sfottò tra le tifoserie ci stanno, così come le provocazioni. Magari il video di capodanno è stato un errore banale, ma ero a casa mia. Se sto a casa non va bene, se sto in discoteca non va bene… Quindi non si può fare niente? Però giustamente ho sbagliato a dire certe cose, ma ho pagato per quanto fatto e vado avanti".
ROMA - "A Roma c’è stata la luce più splendente della mia carriera. È lì che ho sentito le emozioni più forti. A livello umano è stato pesante andar via perché ero molto affezionato alla piazza. Nella vita vanno fatte delle scelte, anche se col senno di poi penso sia stata la scelta sbagliata perché avevo costruito un gran rapporto con Roma".
L'INTER - "All’Inter è iniziata bene ma finita male, ma non sono uno che racconta ca**ate, e se in quel momento mi andava di dire qualcosa l’ho detto perché intendevo farlo. Con Conte non ho avuto alcun problema. Ho lavorato cercando di ricavarmi il mio spazio e lui ha fatto altre scelte, che rispetto. È facile dire ‘Non gioco, l’allenatore non è bravo’. Per me Conte è un allenatore importante, e non per niente ha riportato lo scudetto a Milano. Io poi ho fatto una scelta tornando a Cagliari, dove mi sono sempre sentito a casa. E dopo il mio ritorno alla fine del girone d’andata eravamo terzi, anche se poi non abbiamo retto".
LUKAKU - "Io gliel’ho sempre detto. Per me all’Inter era l’attaccante più forte al mondo perché c’erano un sistema di gioco, un allenatore e una squadra fatti per lui. Il suo sogno era di sfondare al Chelsea, è la terza volta che ci va e ha fatto la stessa fine. Io penso che se fosse rimasto all’Inter poteva essere il miglior attaccante al mondo per 4-5 anni ancora. E glielo dico ancora perché è quello che penso".
SCUDETTO - "Penso quella che ha la pressione di farlo, ossia l’Inter. È la squadra più completa e con la rosa più lunga".