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Nagelsmann: 'Mio padre era un agente segreto, si è suicidato quando avevo 20 anni'
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PASSATO - "Ripenso spesso al giorno in cui mio padre si tolse la vita. Avevo 20 anni, frequentavo un corso per allenatori a Oberhaching quando l'ho saputo. Cresci più velocemente. Mio padre lavorava per i servizi segreti ma non me ne aveva mai parlato e non ha lasciato alcun messaggio prima del suicidio, non c'erano spiegazioni. È una sensazione davvero schifosa per la famiglia, ma mi ha aiutato sapere che voleva davvero morire e non si trattava di un grido di aiuto o un segnale. Penso di dover rispettare tale decisione. Questa cosa mi ha plasmato. Avevo poco più di vent'anni e all'improvviso ho dovuto occuparmi della famiglia e sistemare cose di tutti i giorni a cui non ci si pensa davvero a quell'età".
PRESENTE - "Come allenatore, non mi preoccupo molto di ciò che la gente pensa di me o delle mie decisioni. Soprattutto all'inizio della mia carriera, ho semplicemente fatto cose senza considerare come apparivano agli occhi degli altri".
BAYERN - "Sono stato scelto dal Bayern per cambiare le cose ma non mi è stato dato tempo. Ricordo che Klopp ha passato 5 anni al Liverpool prima di vincere la Premier League. Guardiola ha vinto la Champions League con il Manchester City dopo 7 anni. Al Bayern Monaco ormai questa cosa non succede più. Agli allenatori lì ormai non viene più concesso tanto tempo per sviluppare il loro lavoro".