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Muriel e Osimhen: le armi in più di Atalanta e Napoli per la Champions
Nella lotta per la Champions, l’altra protagonista è sicuramente l’Atalanta di Gasperini che strapazzando il Bologna con un netto 5-0 ha completato il sorpasso sul Milan piazzandosi al secondo posto e confermandosi una macchina da gol. A fare la differena è sempre Luis Muriel, candidato più che serio al titolo di MVP stagionale. Contro i rossoblù di Mihajlovic, oltre al gol e all’assist ha registrato un IET del 97% come Malinovskiy, puntando tre volte l’uomo e saltandolo in due occasioni confermandosi uno dei migliori dribblatori del torneo. Da inizio campionato Muriel ha partecipato a 27 gol con 19 reti e otto assist che rappresentano entrambi dei primati personali, fornendo ben sei passaggi vincenti da inizio febbraio a oggi, meno solo di Messi (sette) e Mueller (otto) nei cinque maggiori campionati europei. Un fattore chiave per Gasperini appena entra in possesso palla, accelerando immediatamente la manovra (Aggressività Offensiva 98%) con grande efficacia nell’eseguire soluzioni di gioco ottimali (K-Solution 95%). La crescita rispetto al passato riguarda il sacrificio tattico e fisico: Muriel è il primo difensore dell’Atalanta (Aggressività Difensiva 94% e Pressing 92%), facendosi trovare nel posto giusto con attenzione (K-Movement 94%). Eccezionale in Efficienza Fisica, dove sviluppa costantemente un IEF del 97% con picchi del 98% nelle azioni ad altissima accelerazione. Nessuno però è perfetto: ha una batteria di 60 minuti, e fa bene il Gasp a preservarlo per ridurre il rischio infortunio quando i carichi di volume si avvicinano ai valori massimali del colombiano.
Chiudendo il discorso Champions, anche la Lazio è tornata prepotentemente in corsa dopo il 3-0 rifilato al Milan che ha evidenziato tutte le potenzialità dei biancocelesti di Simone Inzaghi, con Indici di prestazione in linea con l’Inter capolista: Efficienza Tecnica al 94,1%, Efficienza Fisica al 93,3% e grande capacità di accelerare la manovra con un’Aggressività Offensiva al 95,4%. Tre i giocatori tatticamente perfetti contro i rossoneri con Immobile, Correa e Lazzari sopra il 98% nel K- Movement, dimostrazione di un lavoro ottimale dal punto di vista tattico dell’allenatore. Se la Lazio per la terza volta nella propria storia ha vinto 10 partite di fila in casa (dopo il 1937 e il 1974) non può essere un caso, sfruttando una ottima condizione fisica che ha costretto il Milan agli straordinari percorrendo 118 km contro i 111 della squadra di Pioli, di cui tre ad alta intensità (vs 2,6) e 306 ad altissima velocità (vs 313). Notevole anche il carico muscolare, con 724 accelerazioni prodotte ad altissima intensità (vs 726) e ben 981 frenate brusche (vs 902) nonché la precisione nei passaggi, al 60% in quelli difficili contro il 39% del Milan.