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    Mourinho, Rosella Sensi, i trionfi con l'Inter e il potere politico della Roma: c'è qualcosa che non torna

    Mourinho, Rosella Sensi, i trionfi con l'Inter e il potere politico della Roma: c'è qualcosa che non torna

    • Stefano Agresti
      Stefano Agresti
    C'è qualcosa che non torna nell'ultima polemica di Mourinho, che non è solo contro gli arbitri ma contro il famigerato Palazzo: "La Roma non ha potere politico". Una frase subito sposata dalla sua (ex) acerrima nemica Rosella Sensi, un tempo presidentessa giallorossa (di lei José diceva che era nata nella "culla d'oro", ricordate?, quasi a rimproverarle il benessere che le aveva regalato papà Franco). "Ha ragione Mou", ha scritto sui social Rosella Sensi.

    Ciò che non torna in questa vicenda è la storia: di Mourinho, dei suoi trofei con l'Inter, dei suoi duelli con la Roma. All'epoca - di sicuro non avrete dimenticato - ogni partita era una bagarre, ogni parola di José una mazzata agli avversari. I giallorossi lamentavano il potere e i presunti favori interisti, Mou replicava con modi ruvidi inventandosi anche il leggendario "zero tituli" da dedicare a tutti i rivali. Ora che guida la Roma, il portoghese la pensa in modo opposto: il potere politico conta, adesso, e il suo club non ce l'ha.

    Mourinho sembra il Sarri juventino. Dopo avere detto per una vita che le squadre "con le maglie a strisce" godono di aiuti a ogni livello, Maurizio quando è andato a Torino ha cominciato a lamentarsi. Come se gli arbitri fossero diventati improvvisamente antijuventini una volta che da quelle parti era arrivato lui. Da Mau a Mou, sempre la stessa storia: ma il potere della coerenza dov'è?

    @steagresti
     

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