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    Mourinho patteggia, Dionisi: 'I verdetti vanno accettati, ma le regole andrebbero rispettate'

    Mourinho patteggia, Dionisi: 'I verdetti vanno accettati, ma le regole andrebbero rispettate'

    • Redazione CM
    Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Udinese: "Non credo sia corretto fasciarsi la testa prima di batterla, le difficoltà si affrontano e si superano. Non siamo nel nostro miglior momento, questo è vero: veniamo da prestazioni convincenti ma risultati negativi. Se abbiamo giocato in dieci è colpa nostra, dobbiamo prendere il positivo dalle prestazioni e analizzare il negativo dei dettagli sbagliati, perché nei dettagli ci sono i risultati e tanti alle volte li trascuriamo. Se penso all'ultima partita, siamo stati poco fortunati ma anche poco bravi: i dettagli hanno spostato tanto nelle ultime partite, ma lo faranno anche nella prossima. Per certi versi quella di domani è la partita più difficile per noi, perché è una squadra completamente diversa dalla nostra: anche loro non stanno vivendo un ottimo momento, siamo due squadre feriti. Io so in cosa possiamo diventare migliori, ma per farlo non dobbiamo basarci solo sulle prestazioni o su alcuni momenti con alcune squadre".

    PESANO LE ASSENZE - "È vero, abbiamo qualche defezione. Non ci sono Alvarez e Obiang, per ovvie ragioni non ci saranno Ruan e Vina, che si è fatto male a Cagliari. Non ci saranno neanche Racic e Defrel, a oggi purtroppo non so dire cosa hanno: sono problemi manifestati tra ieri e stamattina, è ancora presto per un esame. Quello che so è che loro due non ci saranno. Al tempo stesso posso dire che la formazione sarebbe stata la stessa a prescindere dai disponibili. Quindi le assenze non devono toglierci niente. Per quanto riguarda Thorstvedt e Matheus Henrique vengono da prestazioni positive ma anche da settimane di gestione: sono ragazzi giusti, motivati, si è cercato di gestire il possibile ma salvaguardando il rispettivo livello di allenamento. Sono a disposizione. Per quanto riguarda i giovani arruolati, saranno della squadra Loeffen, Falasca e Lipani, quest'ultimo si allena quotidianamente con noi. In più recuperiamo Missori e questa è una notizia positiva".

    VITI - "Domani no e la prossima neanche. Lavoriamo per gennaio, penso".

    SASSUOLO E UDINESE - "Sono due squadre che hanno cambiato tanto, ci sta qualche scossa di assestamento. Poi io parlo della mia squadra: dovremo giocare con la testa, fare la partita giusta a livello tecnico. Non dobbiamo portarla sulla fisicità o perdere palloni faticosi, perché in quello l'Udinese è una squadra forte, che ha vinto a San Siro contro il Milan in questo modo, facendo transizione e partita fisica. Sulla fisicità l'Udinese è una squadra di alto livello, poi se portiamo la partita sulla gestione della palla noi abbiamo le possibilità per determinare la gara".

    SI RISCHIA DI PENSARE TROPPO A CAGLIARI? - "Non dobbiamo guardarci indietro, non dobbiamo pensarci: il rischio è di portarsi dietro gli episodi. Giochi in dieci per quaranta minuti, ti trovi a festeggiare il 2-0, sembra sia buono e poi viene annullato per fuorigioco. Non è facile togliere le scorie. Il ricordo di Cagliari è passato, l'abbiamo dovuto mettere da parte il prima possibile, fermo restando che i dettagli sbagliati non li devi dimenticare, ma le cose negative le devi mettere da parte, perché devi preparare la prossima partita senza procurarti alibi. Abbiamo cercato di ripulire la testa, ma non basta: siamo una squadra che ha discrete conoscenze tecniche, meno tattiche e dobbiamo lavorare".

    TROPPI GOL SUBITI? - "Io ero un difensore, anche se di livello basso: vorrei una squadra che prendesse pochi gol. Ma mi devo attenere alle qualità della squadra che alleno: la mia è una squadra non predisposta alla fase difensiva, cercheremo sempre di fare più gol dell'avversario. E di conseguenza, non essendo una squadra di alto livello, il rischio di prenderne qualcuno c'è. Dobbiamo essere più cinici, per me il problema della partita precedente è stato non fare il secondo: puoi difendere meglio, ma quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto e sugli episodi possono essere bravi anche gli altri".

    MOURINHO - Dionisi si è soffermato anche su José Mourinho, sanzionato con una semplice multa per le durissime frasi nei confronti dell'arbitro Marcenaro e di Domenico Berardi (prima di Sassuolo-Roma) dopo il patteggiamento tra l'allenatore giallorosso e la Procura Federale (sanzione pecuniaria integralmente devoluta in favore dell'Associazione Italiana Leucemie, AIL): "Io su questo non mi voglio addentrare, l'allenatore deve fare l'allenatore. I verdetti vanno accettati, ma le regole andrebbero rispettate, poi nelle regole ci sono delle micro-regole che fanno parte del buonsenso, ma se ci sono dei verdetti vanno accettati. Da italiano, non da allenatore, mi piacerebbe pensare che, se ci sono delle responsabilità e delle pene, quelle pene devono essere applicate. Però credo che questa decisione sia giusta: chi l'ha presa con logica, va da sé che è questa e sarà sempre questa probabilmente".

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