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Mourinho: 'Inter? Ora casa mia è la Roma. Zaniolo...'. Poi ironizza su Di Bello e non si presenta in conferenza
Ha prevalso l'emozione per il ritorno a San Siro contro l'Inter o la delusione per l'eliminazione dalla Coppa Italia?
"Sono due cose completamente diverse che possono coesistere. Il modo in cui mi hanno accolto qui, i dirigenti che mi hanno fatto un bellissimo regalo e poi la gente che è stata super simpatica con me: questo è il lato emozionale. Non nasconderò mai il mio rapporto con la gente dell'Inter, lo si sa. Ma ero venuto qui per vincere, per la mia Roma e la mia gente e non siamo riusciti a vincere. A parte i primi 5 minuti abbiamo giocato molto bene. Nel primo tempo abbiamo avuto due opportunità enormi. E poi nella ripresa la gara era più dalla nostra parte, pur senza creare grandi opportunità: abbiamo disputato una buona partita e il secondo gol ha cambiato la partita e ha anche cambiato l'arbitro. Secondo me è stato bravissimo fino al 2-0, poi dopo il 2-0 ha fatto un’altra partita”.
Tiago Pinto ha difeso Zaniolo
"Non parlo più".
Perché?
"È così da inizio stagione, per questo dico che l’arbitro è stato bravo, tanti gialli erano lì e non sono stati dati, dopo il 2-0 è stata un’altra partita e solo un arbitro di qualità può farlo”.
Che regalo ti hanno fatto i dirigenti dell'Inter?
"Un San Siro in argento e cristalli con la scritta 'San Siro è casa tua'. Però adesso è casa mia la Roma e io amo la mia Roma, sono molto triste perché abbiamo perso".
In seguito Mourinho ha scelto di non presentarsi in conferenza stampa.