Mourinho, il comizio:| 'Non credo a impegni politici'
«Il popolo portoghese è un po' stanco di essere ingannato, ha diritto di sapere quali problemi dovrà affrontare». Josè Mourinho sferza la classe politica portoghese. L'allenatore del Real Madrid analizza la complessa situazione lusitana in un'intervista all'emittente pubblica RPT in cui non si sofferma mai su temi sportivi. «Tra giocatori e tecnici, al Real Madrid c'è un gran gruppo di portoghesi. Tra noi commentiamo la situazione politica, economica e sociale del paese. Siamo scesi al livello spazzatura», dice lo Special One. Il Real è una colonia portoghese: in squadra, ci sono Cristiano Ronaldo, Pepe, Fabio Coentrao e Ricardo Carvalho. Lo staff tecnico, oltre all'ex allenatore dell'Inter, comprende Rui Faria, Josè Morais e Silvino Louro.
«Con lo sforzo di tutti - è il messaggio di Mourinho - il paese potrà uscire da questo momento complicato. Con l'impegno di tutti, classe politica e popolo, ci riusciremo». Dal ritiro californiano del Real, il tecnico invia un messaggio al governo di Lisbona: «Difenda i cittadini e difenda il Portogallo quando dall'esterno arrivano critiche infondate», dice chiedendo «iniziativa, solidarietà e responsabilità» ai connazionali. «Un paese - osserva - è un po' come una squadra, con individui diversi per razza, formazione, opinioni. Per questo, la verità è fondamentale. Grazie alla verità si crea empatia, in questo modo è più facile essere uniti nei momenti positivi e negativi».
Al popolo portoghese, dice lo Special One, negli ultimi tempi la verità non è stata mostrata in maniera completa. «Il popolo è un po' stanco di essere ingannato, ha diritto di sapere quali difficoltà deve affrontare», ribadisce. La fiducia nei confronti della classe dirigente non abbonda. Il tecnico crede «poco» alle promesse che vengono fatte nelle campagne elettorali: per questo, lo scorso 5 giugno non è andato a votare. La politica, dice, «è come il mondo del calcio: prima che inizi la stagione ci sono tante promesse, poi però non si raggiungono gli obiettivi sperati e subentra la frustrazione. Io, comunque, sarò sempre orgoglioso di essere portoghese».