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Mou e gli incubi di fine anno: lo United non sa più vincere, Ibra e Lukaku ko
NON SA PIU' VINCERE - Il ko interno nel sentitissimo derby contro il City del nemico Guardiola lancia i primi segnali di un meccanismo che si è inceppato, le due vittorie contro Bournemouth e West Browmich servono solo a nascondere la polvere sotto il tappeto. Tutti i nodi però vengono al pettine e ad aprire la crisi ci pensa il più modesto degli avversari: il piccolo Bristol City elimina il grande United ai quarti di Coppa di Lega, Davide batte ancora una volta Golia e da lì inizia la maledizione, Mourinho non sa più vincere. Contro il Leicester subisce la rimonta per il 2-2 finale, con lo stesso risultato acciuffa il Burnley in casa grazie alla doppietta di Lingard, ma non c'è due senza tre e contro il Southampton arriva un altro pareggio: questa volta a reti bianche, ma le scorie sono estremamente negative. Il Man City capolista può scappare ulteriormente a +17 in caso di vittoria sul Crystal Palace, ma non solo: il secondo posto è perso, il Chelsea ne approfitta si porta a +1 sui Red Devils.
SENZA PUNTE MOU RISCHIA - I problemi non sono legati solo alla classifica: Mou perde sì punti, ma la sua squadra perde anche i pezzi, pezzi da novanta. L'immagine è forte, come lo spavento preso da Romelu Lukaku dopo pochi minuti nella sfida con il Southampton: uno scontro con l'ex laziale Hoedt (testa del difensore contro la nuca dell'attaccante) costringe il belga, punta di diamante dell'ultimo mercato costata oltre 80 milioni di euro lo scorso mercato, a lasciare il campo in barella e con la maschera d'ossigeno. Infortunio pericoloso, che terrà Lukaku ai box almeno per i primi due appuntamenti del 2018: la sfida di Premier League contro la sua ex squadra, l'Everton, e l'impegno di FA Cup contro il Derby County. Perso il centravanti titolare, lo Special One può affidarsi all'esperto e recuperato Zlatan Ibrahimovic? Neanche per sogno, perché lo stesso Mourinho dopo il pareggio con i Saints ha svelato il motivo della mancata convocazione dello svedese: un grosso problema al ginocchio operato per la rottura del legamento crociato, stop di almeno un mese per Ibra. Nel momento più delicato della stagione dunque, i Red Devils si ritrovano senza i due punti di riferimento offensivi: il peso dell'attacco graverà dunque sul ventenne Marcus Rashford, 9 gol complessivi in questa stagione ma un rendimento, dovuto alla giovane età, ancora altalenante. Tegola per Mourinho, la cui panchina comincia a sentire i primi scricchiolii: l'entusiasmo di inizio stagione e la convinzione di essere competitivi su tutti i fronti sono svaniti, l'abisso dal City in campionato fa storcere il naso a dirigenza e tifosi e, in caso di clamoroso secondo flop in FA Cup, potrebbero farsi più insistenti le voci che vogliono una nuova guida all'Old Trafford. Il 2017 si chiude male, ora conta come si aprirà il 2018: le prime settimane di gennaio potrebbero essere decisive per il futuro di Mourinho e del Manchester United.
@Albri_Fede90