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  • Mosca bomber:| Napoli affonda

    Mosca bomber:| Napoli affonda

    Troppo bravo il Chievo, troppo presuntuoso il Napoli. Quando il tabellone del Bentegodi annuncia il vantaggio dell'Udinese sul campo del Milan, tanti tifosi del «ciuccio partenopeo» si sentono già lo scudetto cucito sul petto e preparano il brindisi. Senza fare i conti con la rabbia della truppa gialloblù che non vede l'ora di cancellare il pareggio casalingo con il Novara e la sconfitta di Parma. Mimmo Di Carlo non sbaglia una mossa, ripropone la difesa a quattro con Cesar e Morero centrali, Sardo e Jokic sulla fascia, Rigoni si piazza davanti alla difesa con Hetemay a sinistra e Bradley a destra, in avanti giocano Paloschi e Thereau con Cruzado alle spalle dei due attaccanti. D'altronde non può fare molto di più con Sergio Pellissier ai box per l'infortunio del Tardini. Una scelta obbligata per il tecnico gialloblù a differenza di Walter Mazzarri che si concede un turn over che sa di presunzione. Meglio far riposare i «pezzi da novanta» come Cavani, Hamsik e Inler con il Chievo per ritrovarli rilassati con Fiorentina e Inter in campionato, con il Villareal in Champions. Ma ai ragazzi di Mimmo non piace farsi umiliare e così affrontano la «corazzata» napoletana con grande intelligenza, con determinazione, con carattere. Soffrono nel primo tempo, si applicano con grande attenzione in difesa, cercano di chiudere tutti i rifornimenti per tre giocatori rapidissimi come Pandev, Santana e Mascara, saranno anche seconde scelte ma sono un lusso per la serie A. Il primo tempo va in archivio senza sussulti, solo un brivido sul taccuino dei cronisti per una disattenzione di Sardo che tocca troppo debolmente a Sorrentino, Pandev s'inserisce ma si allarga troppo e quando crossa non ci sono compagni liberi in area di rigore.

    Inizia la ripresa, tornano in campo i ventidue protagonisti del primo tempo ma cambia l'inerzia della partita. Il Chievo prende decisamente in mano il comando delle operazioni, prima Hetemaj con un un bel destro dal limite mette in difficoltà De Sanctis, poi Cruzado tenta la girata di sinistro dal limite ma «cicca» clamorosamente la palla. La difesa del Napoli vacilla, Mazzarri prova a vincere la gara e getta nella mischia Cavani e Inler al posto di Santana e Maggio, Di Carlo capisce che è arrivato il momento giusto per mandare in tilt il reparto arretrato partenopeo, fuori Thereau e Cruzado, dentro Sammarco e Moscardelli. Mossa perfetto, Sammarco entra subito con il passo giusto, Moscardelli è devastante. Spazia da una parte all'altra del campo, conquista palloni, cerca l'uno contro uno con Fideleff e Aronica. Al 20' fa partire un gran destro dal limite che De Sanctis respinge come può, sei minuti dopo mette a segno la rete che decide la partita. Cross dalla sinistra di Hetemaj. Fideleff sbaglia il rinvio, la palla resta lì, il «Mosca» anticipa tutti e batte un gran sinistro che non lascia scampo al portiere del Napoli.
    Mazzarri non capisce cosa succede, manda in campo anche Hamsik, un altro fuoriclasse, ma la sua squadra non ha più lucidità, non ragiona, chiude senza idee. Solo tanti palloni in mezzo per cercare la testa di Fideleff che chiude come centravanti aggiunto o la grande giocata individuale di Cavani e Hamsik, Di Carlo tampona la difesa con Mandelli al posto di Paloschi e chiude la gara con tre centrali. Resta vivo solo Zuniga sulla fascia sinistra ma i suoi cross finiscono regolarmente tra le braccia di Sorrentino o sulla testa di Cesar e Mandelli, meglio il Chievo quando riparte che trova tanti spazi aperti dove s'inseriscono Rigoni, Sammarco, Hetemaj e soprattutto Moscardelli. A pochi minuti dalla fine ancora una splendida giocata dell'attaccante gialloblù, gran sinistro dal limite, palla sotto l'incrocio ma De Sanctis si supera e mette in angolo. Finisce uno a zero, va bene così. Il Chievo è tornato, ha già preparato il decollo.


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