Un anno dopo la scomparsa di Piermario Morosini, la sua fidanzata, Anna Vavassori, ha scritto una lettera aperta ai tifosi del Livorno, anche a nome di Vito, grande amico del giocatore bergamasco, morto sul campo di Pescara il 14 aprile 2012.

Ieri, Livorno ha ricordato Mario con una serie di iniziative toccanti. La Messa nel Duomo gremito di fedeli. Poi, allo stadio Armando Picchi, alla presenza della squadra, di circa 500 tifosi, del sindaco e degli assessori del Comune di Livorno, del presidente della Provincia di Livorno e di Andrea Abodi, presidente della Lega di serie B, don Gabriele Bessi ha benedetto la targa che intitola la gradinata a Piermario Morosini. 

Il vescovo Giusti, guardando verso il cielo, ha affermato: "Caro Piermario, il tuo Livorno sta per salire in serie A. Tu già ci sei e probabilmente ti hanno già messo a fare la squadra del Paradiso".

Anna ha scritto queste parole: "Mi piace pensare che oggi, insieme a Noi ed a Voi, sotto lo stesso sole ci sia un po’ di Lui… E allora ecco due parole per questa giornata da condividere con Voi tutti, la città ed il mare…

Grazie ragazzi, la Vostra lettera è dolce come il ricordo, bella come l’amore…

A Mario piaceva ascoltare il silenzio del mare, quanti sogni nelle sue passeggiate sul lungomare di Livorno. Quanta vita nei mesi in cui ha indossato la maglia amaranto. Non è solo un ricordo, tutta la città si è lasciata avvolgere dal suo spirito pieno di semplicità, passione, e speranza.

È un viaggio speciale, ci siamo tutti, c’è anche Mario. Come quando abbiamo la sensazione di essere accanto a lui, proprio sul lungomare, per condividere anche un sorriso o semplicemente un soffio di vento.

Quando cerchiamo di trasmettere agli altri l’entusiasmo e la sua voglia di amare. «Nessuno se ne va per sempre – hanno scritto i suoi compagni di squadra - abbiamo imparato da Mario ad amare sempre e comunque tutto della vita». Non c’è davvero cosa più bella e potente. Siamo orgogliosi di condividere con tutti voi la bellezza della vita. È il regalo più grande di Mario".

Con affetto e riconoscenza