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    Inter, Moratti: 'Mazzarri esonero inevitabile, faceva tenerezza. Ho suggerito Mancini'

    Inter, Moratti: 'Mazzarri esonero inevitabile, faceva tenerezza. Ho suggerito Mancini'

    Presente alla presentazione del calendario Pirelli nella serata di ieri, l'ex presidente e ancora socio di minoranza dell'Inter, Massimo Moratti ha parlato con i colleghi di Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport di Inter senza freni inibitori. In particolare Moratti si è soffermato a parlare del derby che aspetta l'Inter domenica contro il Milan e della scelta presa da Thohir di esonerare Walter Mazzarri per affidare la panchina nerazzurra a Roberto Mancini: "Il derby è una partita speciale, ma adesso che non sono più presidente... riesco a respirare un po’ di più. Vediamo se trovo un biglietto... Il cambio in panchina? Non ho mai visto prima un allenatore così inviso alla piazza. Mazzarri è una brava persona, ma il carattere non lo ha aiutato, è un apprensivo: alla fine rischiava di non capirci più niente. Si era creata una situazione particolare e andare avanti non era più possibile. La frase 'e dopo si è messo a piovere'? Lì Mazzarri è stato travisato, è certo che volesse dire altro, mi è dispiaciuto. Mi ha fatto quasi tenerezza. In questo momento così complicato c’erano solo due allenatori che secondo me potevano prendere in mano la squadra: uno è Mancini e l’altro è Leonardo.

    Moratti, parlando della scelta di Mancini ha poi sottolineato: "Roberto è un grande tecnico e lo ha dimostrato sia all’Inter sia durante la sua carriera. Pochi hanno vinto come lui all’Inter, vorrà pur dire qualcosa. Serviva qualcuno di cui la gente potesse fidarsi. Speriamo che riesca a fare altrettanto bene in questa sua seconda avventura. Obiettivi siamo a novembre, il campionato è iniziato da poco e il tempo di recuperare c’è. Basta che i giocatori siano motivati e che in campo dimostrino il loro valore".

    Sul suo possibile ritorno in società Moratti però rimane molto freddo: "Un rientro in società? No, no. Sceglierò tre professionisti affidabili, persone di indubbia bravura, che mi rappresentino nel cda ma con Thohir vi assicuro che il rapporto è buono e che ci siamo sentiti spesso. Erick si dà un gran da fare per questa società, diamogli tempo, l’unico suo problema è che vive lontano e fa più fatica a capire cosa sta succedendo qui. Certo è che prendendo Mancini ha dato anche prova di solidità economica, molti avranno pensato: beh, allora questo i soldi ce li ha".

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