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Moratti: 'L'Inter di Inzaghi mi ricorda quella di Herrera. Zhang? Serve essere informati...'
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INZAGHI - "Osservo che non si accontenta mai, cerca sempre il miglioramento, dei suoi uomini e del collettivo, della squadra. Credo che questa sia una qualità importante. Bene, molto bene, sul piano della motivazione. E ha un'altra dote: lavora molto nella valorizzazione del gruppo".
COSTRUZIONE DAL BASSO - "È una fase tattica che faccio fatica a capire. Espone la squadra a dei rischi per me inaccettabili".
FUTURO CON ZHANG - "Bisognerebbe essere informati e io in questo momento non lo sono".
LA SUA CESSIONE DELL'INTER - "È quello un momento delicato, soprattutto dal punto di vista psicologico, meglio lavorare quindi su se stessi, capire che certe azioni bisogna farle, nei modi e con i tempi giusti. Si soffre? Le vere sofferenze della vita, i dolori, sono altri".
LA SECONDA STELLA - "Al massimo il ricordo è destinato agli uomini che hanno accompagnato questa felice e impegnativa avventura, che hanno reso grande l'Inter. Vivo valori e sentimenti di riconoscenza verso alcuni giocatori, campioni e tecnici che hanno dato molto all'Inter".
MOURINHO - "Mi spiace che sia finita male con la Roma. Ma i tifosi hanno dimostrato grande affetto verso di lui, sono rimasti legati a Mourinho, nonostante gli ottimi risultati di De Rossi".
MANCINI - "Peccato che questa scelta (il trasferimento in Arabia, ndr) lo abbia allontanato dal grande calcio. Mancini è molto preparato, grande lavoratore, dà sempre tutto".
SPALLETTI - "Un altro allenatore che stimo molto, le sue squadre giocano bene. Speriamo che Scamacca e Retegui possano aiutarlo a risolvere il problema del gol".
LAUTARO - "Senso del gol, abilità nello smarcarsi, nel cercare e trovare gli spazi giusti. Ha classe, un attaccante di grandissima qualità".