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    Morata: 'Potevo tornare in Italia, resto al Chelsea per dimostrare il mio valore'

    Morata: 'Potevo tornare in Italia, resto al Chelsea per dimostrare il mio valore'

    Alvaro Morata poteva tornare in Italia, lo rivela lo stesso attaccante in una lunga intervista concessa al Daily Mirror. Lo spagnolo parte dalla crisi di gol che lo ha colpito la scorsa stagione: "Non volevo parlare con nessuno, non volevo ascoltare nessuno, volevo solo restare a casa mia. Probabilmente non era depressione, ma qualcosa di simile, nel calcio sta tutto nella testa e nell'ultimo anno ho sofferto molto sotto questo aspetto, perché sono arrivato al Chelsea con grandi aspettative, con molta pressione e ad un certo punto mi sono fatto problemi che non esistevano.

    Avrei potuto tornare in Italia, mia moglie è anche italiana. Oppure sarei potuto tornare in Spagna: avevo tante offerte e mi offrivano anche molti soldi, ma ho deciso di restare qui e combattere. Voglio cambiare il passato e ho deciso di rimanere al Chelsea per dimostrare chi sono.

    La nascita dei gemelli? La loro nascita è stata la sensazione più bella della mia vita! Come sono? Leonardo è più tranquillo mentre Alessandro è un po' pazzo. Tutto quello che ora ho in testa è di segnare, segnare e ancora segnare. Poi tornare a casa e stare con i miei bambini e mia moglie: è tutto ciò che desidero.

    L'esclusione dal Mondiale? Era tarda notte e mi arrivò una telefonata. Era il ct della Spagna Lopetegui che mi disse: ‘Non rientri nei miei piani’. Non mi vergogno ad ammettere che ho pianto tanto dopo aver ascoltato quella decisione. Ho 25 anni e la Coppa del Mondo avrebbe rappresentato tutto per me".

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