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Monzamania: è già finito l'effetto Palladino? SOS difesa per gennaio
Così non va. Le tre sconfitte di fila hanno fatto ripiombare il Monza in una situazione complicata. La classifica, per fortuna, vede i brianzoli ancora sopra alla zona rischio, ma se domenica dovesse arrivare un'altra sconfitta contro il Verona, la situazione potrebbe essere nuovamente complicata. Ma cos'è successo nelle ultime tre partite dopo che nelle prime tre Palladino aveva sempre vinto? Semplice: le assenze, in questo momento, stanno facendo la differenza. Sostituire gente del calibro di Izzo, Pablo Marì e Caldirola non è semplice per qualsiasi squadra, figuratevi per una neopromossa. Non a caso, nelle ultime tre, il Monza ha subìto ben sette reti in tre partite con una media di oltre due reti prese a gara, mentre nelle prime tre la difesa era rimasta imbattuta. No, non è un caso.
Anche per questo motivo a gennaio, oltre alla punta-goleador, servirà un elemento di grande esperienza per il reparto difensivo. Con Pablo Marì che rientrerà non prima di febbraio/marzo (ieri lo spagnolo, che è tornato a casa, ha mandato un videomessaggio alla squadra), è chiaro serve un centrale con un profilo importante per completare e, soprattutto, migliorare il pacchetto arretrato. Il ko di ieri sera con il Bologna ha mostrato delle crepe inaspettate in una squadra che aveva trovato delle certezze dopo le prime gare sotto la nuova gestione tecnica. Palladino ha probabilmente sbagliato qualcosa di troppo anche nella formazione iniziale con una difesa inedita e il giovane Filippo Ranocchia schierato nel ruolo inedito di trequartista che ha fatto poco o niente per 45'. Non che Caprari, al suo posto, abbia fatto meglio, ma in certi casi, bisognerebbe avere anche il coraggio di sostituire un giocare che non sta rendendo o, magari, cambiare modulo a partita in corso.
Prima della sosta per i Mondiali, il Monza è atteso da altri due scontri diretti sempre in casa contro Verona e Salernitana: servirà una squadra più attenta e 'sul pezzo' per evitare altri ko che potrebbero compromettere quanto di buono è stato fatto negli ultimi tempi.